Page 118 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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occhi? Ma no. Eh, mi si è sviluppato un olfatto straordinario da
                quando ho perso la vista. Vede com'è giusta, la natura? Si perde

                una cosa da una parte e se ne trova una dall'altra. Con l'olfatto
                posso  indovinare  anche  il  tempo.  Oggi,  scommetto,  è  una

                giornata di nebbia. Sento odore di nebbia. Mi sbaglio?



                Nebbia?!...  Eh...  sì,  Madame.  Una  giornata  piena  di  nebbia.
                Sembra  d'essere  a  Londra.  Ci  vorrebbe  il  bastone  per

                camminare.


                Bastone!  Non  lo  userò  mai:  ho  ancora  qualche  amico  che

                sostituisce il bastone. Non che gli amici m'abbiano risparmiato

                sorprese, in questa circostanza. Quelli che dicevano di amarmi
                tanto sono svaniti come il fumo, quelli che non dicevano nulla
                hanno dimostrato una gentilezza di cuore squisita. Ma che me

                ne importa? Ai colpi duri ci sono addestrata e allo stesso modo

                in cui gli amici possono sostituire il bastone, le lenti possono
                sostituire  gli  amici.  Con  una  lente  e  uno  specchio  che

                ingrandisce  mostruosamente,  incollati  sul  naso,  arrivo  quasi  a
                truccarmi.  Con  una  lente  posso  perfino  scegliermi  i  vestiti,

                riconoscere se un modello ha le maniche lunghe o le maniche
                corte,  è  scollato  o  accollato.  L'unica  cosa  per  cui  le  lenti  non

                bastano, è scrivere lettere. Io adoravo scrivere lettere, ora devo
                dettarle, ma il pudore mi frena.



                Madame,  ho  letto  che  ha  appena  finito  di  girare  un  film  con
                Fernandel: Le voyage à Biarritz. Non ci ho quasi creduto. Come

                è possibile, mi son detta, che riesca a muoversi in un teatro di

                posa,  guardare  la  macchina  da  presa,  sopportare  i  riflettori,
                collegare gesti e battute?



                Possibilissimo,  mia  cara,  possibilissimo.  Il  teatro  è  pieno  di
                attori miopi che, tolti gli occhiali, non vedono la punta del loro

                naso: e tuttavia recitano benissimo. Basta saper calcolare i passi




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