Page 114 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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scollamenti di retina.
Scusi, che dicevo? Ah, sì. Les enfants du Paradis. Lo sa? Quello
resta l'unico film dove sono stata baciata e abbracciata. Strano,
eh, per una donna che ha sempre avuto tanto interesse per la
natura, la natura umana in particolare, e quella mascolina in
particolarissimo. I miei amanti cinematografici non mi
toccavano mai, solo Barrault mi regalò quel bacetto. Che storia!
Per la scena del bacio avevano messo uno sgabello, a Barrault:
poverino, lui è così piccolo, io così alta. Io dovevo tenermi ben
dritta, lui malgrado lo sgabello non mi raggiungeva alla bocca,
cinque ore ci vollero perché ci arrivasse. Finalmente il bacio ci
fu, con un grande scontro di nasi perché Barrault, poverino, ha
un tal naso ! E dopo quella fatica uno di noi due, non ricordo
chi, usciva con questa battuta: «È così semplice, l'amore!».
Colette si divertiva talmente quando glielo raccontavo. Colette,
ecco una donna che ha voluto dire qualcosa in un'epoca. La
conobbi quando era giornalista a «Le Matin», Faceva la critica
teatrale e scrisse di me con una tal perspicacia che diventammo
amiche. Il tuo dolce cinismo, diceva, la tua perfida indifferenza,
il tuo ironico distacco. Voleva affidarmi in teatro Chérie, io non
volli. Guardi alla sua destra: dev'esserci un disegno sguaiato, è
Colette. Di me non ho nessun ritratto, ho solo i copioni, le
fotografie diventano ridicole col tempo, le parole mai. Ma di
Colette tengo il ritratto. Aveva certi occhi, Colette!
Belli come la sua intelligenza. Io, sa, ho sempre preferito una
testa guarnita a un bel corpo. Anche nelle donne.
Se una donna è bella, glielo si dice solo una volta in una serata.
Ma se è cretina, si continua a ripeterlo tutta la serata. Non
parliamo degli uomini, poi. Intendiamoci: non che abbia amato
tutti Leonardi da Vinci, ma completamente idioti, mai. Gli idioti
si prendono talmente sul serio. Io, invece, non prendo nulla sul
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