Page 38 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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fabbricare sassi falsi giacché la California è piena di sassi fatti
di sasso. Lo dissi a Bill e Bill scosse disgustato la testa. «Tutta
Hollywood» disse «è fatta così.» Il pranzo di gala era finito, le
statue di cera si erano alzate e si scambiavano inchini,
finalmente muovendosi come se qualcuno avesse loro caricato
una rotella nella schiena. Uscimmo sul Sunset Boulevard e per
la strada non si vedeva nessuno sebbene fossero appena le
undici di sera. Si scorgevano in fondo le luci di Los Angeles, un
lago bruciante di rossi, di gialli e di azzurri e poi, più vicino,
una striscia di luce più chiara: la strada principale di
Hollywood. Ma non mi sembrava di essere a Hollywood. Mi
sembrava d'essere a Montecatini o a Viareggio, o in una
qualsiasi città di provincia dove la gente va a dormire coi polli,
e all'improvviso Bill disse: «Hollywood non esiste». Sputò per
terra con odio. «Capisce? Hollywood è uno stato mentale, un
miraggio. Non si guarda Hollywood con gli occhi: ma col
desiderio, l'invidia, la suggestione. Si ricordi di questo quando
tenterà di scrivere quello che è Hollywood.» Il mio amico Bill è
una testa d'uovo, vale a dire un intellettuale tutto d'un pezzo:
sicché non va preso sul serio, anche se i suoi paradossi
contengono una dose di verità. Riferisco la sua battuta solo
perché l'ho sentita ripetere spesso, in America, e in ogni caso da
persone intelligenti e ammodo. Dimostra dunque un fatto
importante: le persone intelligenti e ammodo, in America, si
vergognano di Hollywood. Se ne vergognano più del razzismo,
più dei gangsters, più delle gaffes del loro ministro degli Esteri.
Se ne vergognano sebbene Hollywood sia stata definita «quanto
di più americano gli Stati Uniti siano riusciti a creare dal giorno
in cui Lincoln venne eletto presidente». Poiché se ne
vergognano, tentano di togliersi da questo imbarazzo. E per
togliersi da questo imbarazzo dicono che Hollywood non esiste.
Purtroppo esiste: in un punto ben preciso della California,
all'altezza del trentaquattresimo parallelo, vicino alla costa del
Pacifico. Semmai non è, geograficamente parlando, ciò che gli
europei sono abituati a credere: vale a dire la città o la vasta
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