Page 156 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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nei riguardi della città che gli ha dato la gloria è quello di un
                ingiustificabile,  insanabile  odio.  Del  resto,  non  abita  a

                Hollywood. Vive a New York: in un appartamento vicino alla
                Sessantaquattresima  Strada  Est,  il  cui  indirizzo  è  conosciuto

                soltanto  da  una  decina  di  persone,  incluse  le  due  donne  che
                contano  per  lui:  Elizabeth  Taylor  e  la  cinquantaduenne  Libby
                Holman, che egli chiama «my steady girl», la mia ragazza fissa.

                  La casa ha cinque stanze e una sola camera da letto. Il letto è a
                una piazza. Monty ci dorme solo. È tappezzata con centinaia di

                libri  che  comprendono  i  trattati  di  Freud,  Il  Decamerone,  la
                Divina Commedia in inglese, le opere di Platone, le commedie
                di  Bernard  Shaw  e  Shakespeare.  Non  sempre  i  ribelli  sono

                anche  ignoranti.  Vi  sono,  incorniciate,  anche  due  fotografie  e
                una radiografia.

                  Una delle fotografie è di Elizabeth Taylor, l'altra è di Frank
                Sinatra.  La  radiografia  ritrae,  di  profilo,  il  cranio  di  Libby

                Holman. Monty è affezionato alla radiografia: quando viaggia,
                la mette in valigia insieme con una cassetta di medicinali. Infatti

                l'ossessione di essere malato lo tortura quanto quella di essere
                pazzo.
                  Il suo psicanalista sostiene che ha la più vasta cultura medica

                che  abbia  mai  riscontrato  in  un  paziente  senza  la  laurea.  La
                notte,  che  si  trovi  a  Berlino,  a  Hollywood  o  a  Tel  Aviv,

                Montgomery Clift balza da letto in preda a incubi immaginari e
                si  mette  a  girare  per  strada  con  la  sua  cassetta  di  pillole  e  di

                iniezioni.  Viaggia  molto.  È  stato  diciotto  volte  in  Europa  e
                altrettante in Palestina: è ebreo. Un'altra cosa da dire è che non

                firma mai autografi, non concede interviste, non è mai stato a un
                cocktail party, ancora oggi è capace di andare scalzo o vestito
                solo di una camicia a quadri e i blue jeans. Pensa sempre alla

                morte e si comporta come se la cercasse. Guida da incosciente
                la motocicletta. Non si è mai sposato e giura che non si sposerà

                mai.  Non  ci  tiene  ad  essere  un  divo.  Ci  tiene,  invece,  a  fare
                l'attore.  Per  questo,  prima  di  venire  a  Hollywood  per  creare,

                senza  saperlo,  il  New  Look,  aveva  rifiutato  ogni  scrittura



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