Page 148 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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Brynner  e  di  avere  trentacinque  anni.  Però  ne  confessava
                trentasette all'epoca in cui girava I Dieci Comandamenti, vale a

                dire  nel  1955,  e  trentasei  quando,  un  anno  dopo,  girava
                Anastasia.

                    Cameron  Shipp,  che  gli  ha  dedicato  una  lunga  biografìa  su
                «Redbook», «mensile per giovani adulti», dice: «Da quando lo
                conosco mi ha raccontato almeno sei versioni sulla sua nascita e

                io credo a ciascuna delle sei».
                    Una  di  queste  lo  vuole  nato  a  Sakhalin,  isola  sibcriana,

                cresciuto in Romania, educato in Cina, figlio di padre mongolo
                e di madre zingara. La madre, dice l'attore, morì mettendolo al
                mondo:  capita  spesso  agli  uomini  misteriosi.  Il  padre,  dice

                ancora, si chiamava Taidje Khan, ma cambiò il nome in quello
                di Brynner perché era più facile a pronunciarsi. Ma io temo sia

                nato in Svizzera, da padre svizzero e da madre svizzera, e sia
                cresciuto  in  una  fabbrica  di  orologi:  tanta  è  la  precisione  che

                centellina raccontando le frottole.
                  «Mi è sempre piaciuto bluffare» ammette. «Cominciai molto

                presto a menare per il naso i creduloni.» Così, non sappiamo se
                credergli  quando  dice  che  i  suoi  capelli  sono  neri  ed  è  calvo
                perché  lo  vuole:  ogni  mattina,  quando  si  rade  la  barba,  fa

                scorrere il rasoio elettrico anche sul cranio e ci gira intorno, lo
                ripulisce, lo spiana finché lo ha reso lucido e bianco come un

                uovo. Non sappiamo se credergli quando dice che a tredici anni
                faceva il cantastorie nelle boites di Montmartre e il cameriere

                nei drugstore di New York, circostanza del resto comune negli
                uomini  fattisi  tutti  da  sé,  e  quando  dice  che  a  diciotto  faceva

                l'acrobata nel circo Medrano senza avere mai visto un trapezio,
                tanto  è  vero  che  cadde  un  giorno  nel  vuoto  e  si  fratturò  le
                gambe, le braccia, le spalle, le dita, le costole, l'osso sacro e la

                milza;  e  quando  dice  che  diventò  clown  perché  «l'acrobata
                fallito ha tutti i numeri per diventare un pagliaccio patetico, ma

                come pagliaccio non valevo gran che. Mi limita, ecco, il senso
                del ridicolo».

                  Brynner è un personaggio a parte nel mondo di Hollywood:



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