Page 68 - Oriana Fallaci - 1968
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parola di pietà per chi muore. Anzi, ogni volta che sollecitavo
queste risposte, lui rideva come se gli facessi il solletico.
Perché, non l’ho capito. Forse gli sembravano domande assai
buffe. Soprattutto l’ultima, quando gli chiesi se fosse pronto a
bruciarsi.
Venerabile Tarn Chau, ritiene che i buddisti in Vietnam
abbiano un peso politico?
La religione buddista insegna un metodo di vita e non la
politica. Tuttavia i suoi fedeli sono cittadini, laici, e come tali
devono prendere parte alla politica del paese. Esattamente come
i cattolici in Italia. In questo senso i buddisti hanno un peso
politico, e possono diventare la forza del paese. Anzi, possono
prendere il posto che hanno preso in Italia i cattolici. Ho detto
possono perché questa forza ancora non ce l’hanno. Per averla
devono combattere il comunismo e annientarlo. Il nemico dei
buddisti è il comunismo, perché nessuna religione può
sopravvivere con il comunismo. Neanche una religione che dura
da duemila anni come quella buddista.
Venerabile Tarn Chau, in questa sua lotta al comunismo è
incluso anche un desiderio di pace e il sogno di unificare il
Vietnam?
La parola pace, quando è pronunciata dal popolo, ha un
significato assai sempliciotto. Non ha lo stesso significato per
me. Certo non è bello veder perire tante vite e mi dispiace molto
per quei giovanotti americani che muoiono in Vietnam, ma cosa
vuole: quando si muore per una causa giusta bisogna morire. Sì,
questa guerra è necessaria. Quanto all’unificazione del Vietnam,
ah! Mi pare un argomento assai poco realista. L’unione tra il
Nord e il Sud non deve essere soltanto fisica ma morale: quindi
è impossibile. Per attuarla bisognerebbe che Nord e Sud
accettassero lo stesso criterio nazionalista di un Vietnam
governato da se stesso.