Page 57 - Oriana Fallaci - 1968
P. 57
fedeli ma vietcong infiltrati tra noi. Come è possibile
riconoscere nella massa uno che è comunista o buddista?
Mandavano tanti partecipanti alle nostre dimostrazioni ed esse
diventavano le loro dimostrazioni. Poi finalmente ce ne
accorgemmo e si decise di allontanare le masse, dimostrare da
noi. Non siamo alleati dei comunisti. Il buddismo è un’idea
religiosa, ogni rapporto coi comunisti è impossibile. Lo
dimostra il Vietnam del Nord. V’è ancora qualche bonzo laggiù,
qualche pagoda, ma si tratta di una facciata dietro cui non c’è
nulla. Dopo la Convenzione di Ginevra alcuni di noi hanno
vissuto in regioni controllate dai comunisti e la nostra miseria è
stata grande.
Venerabile Madre, è esatto dire che l’influenza dei buddisti sul
popolo è assai indebolita?
Non siamo indeboliti, ci siamo ristretti fra noi. Così non
abbiamo la forza per rovesciare anche questo governo, imporre
agli americani di andarsene. Ai bonzi è proibito sostenere un
ruolo politico. Però esiste un partito buddista, il solo partito
religioso che sia sopravvissuto alle persecuzioni di Diem, ed
esso può ancora battersi per chiedere agli americani di
andarsene, al governo di essere più liberale, a tutti di darci la
pace. Il Fronte di liberazione nazionale, dominato dai vietcong,
non è il solo ad alzar la bandiera del nazionalismo. Ci siamo
anche noi. Anche noi vorremmo la riunificazione del Nord e del
Sud. Ma purtroppo questo è un sogno nei nostri cuori e basta, la
ragionevolezza ci vieta di sperarci seriamente. Questa guerra
può durare, anzi durerà ancora molto.
«La morte per noi non è una tragedia»
Venerabile Madre, e questi suicidi quanto dureranno? Quante
di quelle centocinquanta domande per immolarsi verranno