Page 41 - Oriana Fallaci - 1968
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«Perché la gente si deve ammazzare?»


                E trovasti una risposta, Sam?



                No.  Non  trovai  nessuna  risposta  e  non  ci  pensai  più.  Con  gli
                anni  mi  abituai  a  veder  morire.  Mi  abituai  a  tante  cose.  Per

                esempio ad aver fame e a non avere scarpe e a dormire sotto la
                pioggia.  Però  qualche  momento  bello  lo  si  aveva.  Era  bello

                dopo la battaglia, quando il comandante ci diceva di ballare e
                cantare  per  dimenticare  i  morti  e  i  contadini  ci  regalavano  le

                anatre per congratularsi. Era bello quando andavo in giro per i
                collegamenti  e  mi  fermavo  nei  fiumi  a  pescare,  a  sognare  la
                pace.  Anche  se  non  sapevo  immaginarla,  la  pace,  perché  non

                l’avevo mai vista. Io ho visto sempre e soltanto la guerra. Però
                la  pace  me  la  immaginavo  senza  più  morti,  col  mio  paese

                prospero  e  la  gente  felice  che  si  arrabbia  magari  per  delle
                sciocchezze. Perché chi vuole la guerra, dimmi, chi può amare
                la guerra?



                Sam,  voglio  chiederti  una  cosa…  Quando  avesti  la  prima
                ragazza?



                Ecco… io… a ventitré anni. Fu nel 1954 e facevo già la guerra
                da molti anni quando ebbi la prima ragazza. L’amavo. Volevo

                sposarla. La conobbi quando la mia unità si fermò nel distretto
                di  Cho  Gey  della  provincia  di  Nhi  To,  dove  lei  viveva.  Era

                bella.  Durò  sei  mesi:  dal  febbraio  al  luglio  1954.  Poi  mi
                mandarono  al  Nord  per  via  degli  accordi  di  Ginevra  e  lei

                dovette  restare  al  Sud.  Fu  un  gran  dolore,  e  rimasi  triste  per
                molti  mesi,  e  lei  mi  mancò  per  molti  anni.  Dieci  anni.  Dopo

                dieci  anni  quando  tornai  l’amavo  ancora,  e  volevo  ancora
                sposarla, ma seppi che lei s’era sposata con un altro e aveva due
                bambini. Non mi aveva aspettato. Forse aveva creduto che fossi

                morto, forse non mi voleva più perché ero un contadino. Lei era
                una sarta, capisci.
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