Page 408 - Oriana Fallaci - 1968
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perché  in  America  non  si  vota  fino  a  ventun  anni.  Perbacco,
                vorrei proprio sapere se Nixon lo vide quel foglio. Ma forse non

                lo vide: era troppo occupato a narrare dei giorni in cui abitava a
                Yorba Linda e sognava orizzonti più vasti, o dei giorni in cui

                sua  moglie  era  maestra  di  scuola  a  Yorba  Linda  e  vinse  un
                maiale in premio. O forse vinse un premio per un maiale. Che
                aveva  allevato.  Non  capii,  non  ricordo,  le  ultime  parole  si

                persero  tra  gli  urli  della  folla  che  i  poliziotti  e  gli  agenti  del
                servizio segreto spingevano per preparare un passaggio a Nixon,

                che doveva visitare la casa in cui nacque. La casa era di legno,
                modesta. Dinanzi c’era una lapide su cui avevan scolpito: «Casa

                Natale Di Richard Nixon Che Grazie Alla Devozione Per Il Suo
                Paese Salì Alla Vicepresidenza Degli Stati Uniti. 1952-1960».

                Sai, quelle lapidi che noi dedichiamo ai padri della patria e agli
                eroi:  però  dopo  che  sono  morti  da  tempo.  Io  la  guardavo,
                perplessa,  e  la  domanda  del  ragazzo  di  Tricia  mi  pungeva  il

                cervello: ostinata. Ma cosa c’è di nuovo nel nuovo Nixon?






                Nemmeno i palloncini gli fecero festa


                La  risposta  venne  ore  dopo,  al  comizio  che  Nixon  tenne

                nell’auditorium  di  Disneyland  per  diecimila  persone:  tutte
                bianche. Infatti non ho mai visto un negro in questa campagna
                repubblicana e in particolare con Nixon. Sembra che i negri non

                lo amino affatto e che il sentimento sia ricambiato da Nixon il
                quale  non  li  assume  neanche  come  autisti  o  sguatteri.  Tale

                particolare a ogni modo esula da ciò che voglio dirti, e ciò che
                voglio  dirti  è  che  un  comizio  di  Nixon  merita  d’essere  visto.

                Non  solo  perché  le  ideologie  non  vi  sono  mai  discusse:  gli
                americani come Nixon sono tipi pratici e non si perdono mai nei

                meandri della dialettica e della filosofia che del resto ignorano.
                Ma soprattutto perché lo spettacolo assomiglia a un carnevale.
                Le bandiere americane erano rette da strane bambine con strani

                vestiti e strani cappelli, le Nixonette, e sui cappelli era scritto:
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