Page 370 - Oriana Fallaci - 1968
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Manuel, questo ragazzo che continuava a dire: «Lo fanno per
ragioni psicologiche», un po’ perché, e cosa che mi sembra
importante da dire, il giorno avanti ero andata a intervistare il
capo della polizia, quel generale Queto di cui gli studenti
chiedono le dimissioni insieme allo scioglimento del corpo dei
granaderos. Ero stata ricevuta da questo signore nel suo
bellissimo ufficio ed egli aveva incominciato a intrattenermi a
lungo sui vini italiani, sul fatto che a lui piace il Bardolino e il
Chianti meno, che c’è un ristorante che si chiama Mamma
Roma, Mamma Maria, non mi ricordo come, a New York.
Quando poi gli avevo posto delle domande precise, gli avevo
chiesto spiegazioni sul fatto che la polizia attaccava gli studenti,
sparava sulla popolazione, con aria tranquilla mi aveva detto:
«Ma no, ma nada, no pasa nada, no pasa nada nunca, mentira,
mentira». E aveva aggiunto: «Lei ha visto che anche l’ultima
volta che vi è stata la manifestazione alla piazza delle Tre
Culture, non è successo niente». Ed era vero che non era
successo niente, capisci. Così io non ero eccessivamente
spaventata. Il capo stesso della polizia mi aveva rassicurata. La
mia sola preoccupazione era data, devo dire, dalla presenza di
questi poliziotti in borghese con il guanto bianco per
riconoscersi, con le pistole puntate.
Intanto la sparatoria si era fatta ancora più intensa. Le
raffiche partivano dalle mitragliatrici delle autoblindo, che
circondavano la piazza, e dai mitragliatori e dai fucili automatici
dell’esercito, e dai granaderos, granatieri che qui chiamano
granaderos, e infine da questo elicottero che si abbassava
sempre di più, capisci, e sparava sulla folla, ormai sparsa per
tutta la piazza e sulla terrazza dove eravamo noi. Ho spiegato
che su questa terrazza l’unico punto in cui si poteva cercare un
pochino di protezione era sotto la balaustra, sotto il muricciolo,
e sotto il muricciolo si sono messi tutti questi poliziotti col
guanto bianco e le rivoltelle in pugno, puntate contro di noi e
noi, che eravamo i detenidos, gli arrestati, siamo stati messi
invece dalla parte del muro. Così eravamo un bellissimo