Page 357 - Oriana Fallaci - 1968
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Siccome è italiano. E poi vuoi proprio saperlo perché resto
giovane? Perché non me la prendo. Qualsiasi cosa accada, io
non me la prendo. So godermi la vita, insomma. Pancia al sole,
io me ne frego.
«L’unica mia passione è il golf»
Ma non c’è proprio nulla che la interessi, Dino? Suvvia, una
cosa sola. Ma è sempre così indolente?
Quando gioco a golf, no. Perché una cosa che mi interessa c’è:
il golf. Jeannie ne soffre. Dice: lui, il golf e basta. Be’, cosa
posso farci? A lei piace andare in barca. A me no. Io in barca
vomito e poi in barca si dura fatica perché bisogna tirare le vele
e far tutte queste sciocchezze che loro dicono fanno bene alla
salute per via del movimento. Ma a me il movimento non piace,
io preferisco il golf perché tiri una bottarella alla pallina e non ti
scomodi neanche a raccattarla in quanto c’è un altro che la
raccatta per te. Sono fatto così. Be’, ad altri piace la politica per
esempio. Come Frank che ci ficca sempre il naso, io no. Italiano
sono, non mi fido di loro. Se lo fai, ti imbrogliano. Italiano
sono, io mi fo i fatti miei. Non so nulla e non ho visto nulla,
spiacente, io non c’ero. Eh! eh! Non ci casco. L’ho detto anche
a Ronald Reagan: ma chi te lo fa fare, grullo! Fare il
governatore! Guarda, se vuoi una particina in un film di indiani,
io te la do. Bobby Kennedy spesso veniva qui. Gli dicevo:
niente politica, non voglio ascoltare, non voglio sapere. Sicché
si metteva a cantare. Gesù, come cantava male. Non conosceva
che le canzoncine dell’università e le cantava con una voce così
stonata! Dopo un poco gli gridavo: senti, io non ho finito
neanche le elementari, come vuoi che tolleri le tue canzoncine
dell’università? Stonato come sei per giunta! Poi Bob morì e io
piansi tanto. E corsi in chiesa a pregare per lui come avevo fatto
per suo fratello. E se tutti e due non si fossero occupati di