Page 334 - Oriana Fallaci - 1968
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inaspettatamente  com’era  venuto,  se  ne  andò.  Con  me  era
                sempre affettuoso. Come quando mi diceva che la religione è

                l’oppio dei popoli perché impedisce il progresso. Subito dopo,
                comprendendo di avermi addolorato, mi batteva una mano sulla

                spalla e mi raccomandava di avere cura della mia salute.


                Non riesce a vederlo come un nemico. Vero, Santità?



                No. Parlando da buddista, non mi è possibile accettare la parola
                nemico. Parlando da tibetano… è possibile che i nemici di oggi

                siano  gli  amici  di  domani.  Ho  sofferto  molto  a  causa  di  Mao
                Tse-Tung, e il mio popolo ha sofferto più di me. Ma ciò non
                significa che non sia pronto a dimenticare. Mao Tse-Tung non è

                furbo e non è diplomatico, io glielo raccontavo quel che in Tibet
                facevano  i  suoi  generali,  e  lui  lo  capiva.  Forse  non  poteva

                impedirlo. O forse dopo è cambiato. Non riesco a conciliare il
                Mao Tse-Tung che conoscevo io con il Mao Tse-Tung di oggi.

                Gli  dev’essere  presa  come  una  pazzia,  un  invecchiamento.
                Quella  faccenda  della  Rivoluzione  culturale  ad  esempio.  Il

                nome è bello ma la sostanza è priva di significato: è la follia di
                un vecchio. Non lo ritrovo in questa follia.


                Santità,  in  Cina  lei  conobbe  altri  capi  comunisti.  La

                influenzarono anche loro?


                No certo. Ciu En-lai ad esempio non m’è mai piaciuto. Troppo

                astuto.  Lo  capisci  da  quegli  occhi  che  si  muovono  sempre  e
                cercano tutto, vedono tutto. La sua intelligenza è enorme, però è

                infida. Krusciov mi sembrò meglio. A vederlo Krusciov sembra
                un grosso porco. Si muove e respira come un porco. Però è un

                porco intelligente, cordiale e simpatico. Voglio dire che anche
                con Krusciov puoi diventare amico, con Ciu En-lai invece no. Io
                ho trovato solo un altro comunista odioso quanto lui: Bulganin.

                Fu a causa di gente come lui che quel mio viaggio in Cina fu
                così  duro.  Ero  andato  per  chiedere  la  salvezza  del  Tibet,  ci

                rimasi  un  anno.  In  quell’anno  non  riuscii  mai  a  parlare  con
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