Page 321 - Oriana Fallaci - 1968
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                                              Il Budda vivente






                Prima di rientrare dall’India un altro incontro straordinario nel

                Kashmir:  Oriana  intervista  l’ultimo  Dalai  Lama,  allora
                ventiduenne,  confinato  a  Dharamshala  dopo  essere  stato

                scacciato dal Tibet.  «Un hippy  vestito da  monaco sull  sfondo
                dell’Himalaya.»


                                                             Dharamshala, agosto-settembre




                Lo  ascolto  incredula,  sbalordita,  e  intanto  lo  frugo  con  le
                pupille: neanche ciò potesse aiutarmi a spiegare quello che dice.

                Visto  così,  è  un  giovanotto  come  tanti  altri:  dai  lineamenti
                appena un po’ asiatici, la pelle appena un po’ gialla. Mettigli un

                paio di blue-jeans, una maglietta, e lo prendi per uno studente di
                Yale,  forse  perfino  uno  hippy  che  grida  contro  la  guerra  in

                Vietnam. Non ha certo l’aria di un monaco. Indossa la toga di
                monaco, invece. Color rosso ruggine, drappeggiata con sapienza

                prolissa  intorno  al  corpo  alto  e  magro.  Secondo  l’uso  dei
                monaci,  la  sua  testa  è  rasata,  il  volto  è  composto,  direi
                impenetrabile.  Ma,  sotto  le  lenti  d’oro,  gli  occhi  a  mandorla

                sono intelligentissimi e allegri. I gesti sono disinvolti, forse un
                poco  sdegnosi.  Siede  sulla  poltrona  di  legno  come  se  sedesse

                ancora  su  un  trono  di  pietre  preziose.  Accanto  a  lui  c’è  un
                monaco  vecchio,  ieratico,  che  non  dice  mai  nulla  e  lo  guarda
                con venerazione. Poi un monaco giovane, premuroso, che gli fa

                da  interprete  e  sembra  così  preoccupato  di  compiacerlo.  Nei
                loro riguardi, scommetto, si comporta ancora con l’autorità che

                esibiva nella reggia di Potala. E siamo in una semplice villa di
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