Page 317 - Oriana Fallaci - 1968
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Come avesse fatto a infilarcelo, non lo so e non lo saprò mai.
                Però come miracolo non è stato soddisfacente, ecco. Lo stesso

                Shanti Baba se n’è reso conto. Infatti ha detto a Banerjee che
                quando  aveva  male  alla  spalla  non  poteva  fare  di  più  e,  se

                gradivamo, sarebbe venuto al nostro albergo per effettuare una
                vera materializzazione. Io non gradivo per niente, ma Banerjee
                ha accettato ed eccoci qui che aspettiamo l’arrivo del santo. Non

                capisco Banerjee. I suoi rapporti con la NASA, mi spiego, con
                l’Accademia delle scienze sovietiche. Il suo posto all’università.

                Possibile  che  tutti  abbiano  preso  un  granchio?  Eppure.  Dopo
                quel che abbiamo visto continua a ripetere, ostinato, che il Baba

                è un sant’uomo e il miracolo è avvenuto: io ho un modo troppo
                materialistico  di  vedere  le  cose,  rifiutare  il  mistero.  Forse.

                Voglio mettermi in uno stato d’animo più ricettivo. Voglio aver
                fede.



                ORE 22. È andata così. È arrivato verso le sei, col suo busto di
                cuoio, lamentandosi perché il male alla palla non gli era passato.

                Banerjee  lo  ha  fatto  accomodare  in  camera  sua  e  lo  ha  fatto
                distendere sopra il suo letto. Qui è rimasto una buona mezz’ora,
                senza far nulla: non ce la faceva proprio, povero vecchio. Gli ho

                dato anche due optalidon perché gli passasse, ma non gli è mica
                passato. Allora gli ho fatto una borsa d’acqua calda, ma è stato

                peggio che mai. A mio parere ha un tumore, dovrebbe operarsi.
                Gli  ho  offerto  perfino  di  chiamare  un  medico,  portarlo
                all’ospedale.  Ma  non  ha  voluto  ed  è  stato  così  imbarazzante.

                Voglio dire: trovarsi questo vecchio tra i piedi e non riuscire a
                mandarlo via. Disperata, gli ho fatto inghiottire l’intero tubetto

                di optalidon. È caduto giù come un sasso e ha dormito per circa
                due  ore.  Quando  s’è  svegliato  sembrava  come  grullo,  si  vede

                che  non  ha  l’abitudine  di  prendere  calmanti,  ma  ha  detto  di
                sentirsi  bene  ed  essere  pronto  a  materializzare  dal  nulla:  che

                Banerjee lo frugasse per accertarsi che addosso non aveva nulla.
                Banerjee  ha  frugato  sommariamente,  ignorando  l’interno  del
                busto e la parte inferiore del corpo: come poteva fare altrimenti?
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