Page 297 - Oriana Fallaci - 1968
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Se Cristo avesse avuto gli aeroplani, li avrebbe usati come me.
E avrebbe usato il cinematografo, il Madison Square Garden, la
televisione, la radio, i giornali. E se avesse avuto denaro, il suo
messaggio sarebbe arrivato molto più alla svelta: un mucchio di
gente non avrebbe avuto bisogno di morire mangiata dai leoni
eccetera. Certo che esigo denaro. Se predico gratis, non mi
ascoltano nemmeno: la gente ha bisogno di pagare per credere a
quello che ascolta. Una cosa comprata diviene più preziosa, una
cosa regalata ha sempre meno valore. E poi il denaro mi serve
per costruire le accademie, pagarmi i viaggi. Sarei un ipocrita se
dicessi che non tocco il denaro, che non ho niente a che fare con
esso, che non lo voglio. Lo voglio eccome. Più me ne danno e
più sono contento. (Risata.)
I Beatles ne hanno pagato parecchio?
Bravi ragazzi, quei Beatles, bravi ragazzi. Intelligenti, pratici.
Non ci misero neanche due giorni a capire che la meditazione
trascendentale era la sola risposta ai loro problemi. Grandi amici
miei. Ma i miei amici più generosi sono gli americani. Come
avrei fatto senza gli americani? Io adoro l’America. Fra tutti i
paesi del mondo è quello che mi piace di più. Tutta quella
scienza, quella tecnologia, quei capitalisti. Io adoro i capitalisti,
li ho sempre adorati. V’è un alto potenziale intellettivo nei
capitalisti: così pieni di iniziativa, di energia, di immaginazione.
E poi pagano così volentieri per ascoltare il mio sistema per
diventare felici. Pagano senza batter ciglio. Ora fo il film con
loro. (Risata.)
Scusi, Santità: ma come fa a conciliar tutto questo con la sua
dignità di guru?
Io non ho più dignità. Io rinunciai alla dignità il giorno in cui
uscii dalla caverna per venire nel mondo: pochi film non mi
renderanno meno dignitoso di quanto mi sia già reso. Una volta
fuori di Jyothirpeeth, fui fuori della dignità; ma la cosa non mi