Page 295 - Oriana Fallaci - 1968
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smanie perché non arrivava, e il produttore ha gridato che ciò
era offesa al contratto, lui lo mandava in galera, Charlie ha
dovuto ammettere la verità. Si tratta di una bronchite acuta, con
complicazioni intestinali e nasali: in tali condizioni, il massimo
che può fare è concedermi l’attesa intervista. Mi sono
immediatamente precipitata da lui che giaceva tra i lenzuoli di
seta. Il tavolo era colmo di medicine e io non gli ho chiesto
perché, allora, a Chandigarh aveva detto che la meditazione
trascendentale cura tutte le malattie: anche quelle infettive.
Starnutiva, tossiva. Ma d’un tratto s’è come riavuto, non so se
per le medicine o per la meditazione trascendentale, ha
chiamato il cameriere e gli ha ordinato una cena di ben sette
piatti. Charlie dice che mangia come un uccellino. Non è vero.
A un certo momento qualcuno ha bussato alla porta ed è
entrato un giovanotto al cui saluto il Maharishi ha risposto con
estrema freddezza. Ma quando il giovanotto ha spiegato
d’essere il segretario di Ravi Shankar, il famoso suonatore di
sitar, il Grande Saggio si è elettrizzato e lo ha invitato ad
assaggiare qualcosa. Le ragioni di ciò non risiedono
esclusivamente nel suo snobismo, si devono al suo senso
pratico. Ho saputo infatti che, per apprendere la meditazione
trascendentale, bisogna pagare. Per essere iniziati, ad esempio, e
conoscere la propria mantra, si dà una somma pari a una
settimana del proprio guadagno: sicché più uno è ricco, più
paga. Una volta iniziati, però, si deve versare altri soldi:
appartenere al Movimento di Rigenerazione Spirituale, tanto per
dirne una, costa un minimo di due dollari la settimana. Seguire i
corsi di Rishikesh costa invece quattrocento dollari tondi,
duecentocinquantamila lire all’incirca: vitto e alloggio incluso,
intendiamoci. Naturalmente chi è povero può saldare il debito a
rate, come si fa per l’acquisto di un’automobile o di una
lavatrice, ma gli indiani sono spesso poveri e non merita averli
fra i piedi. Un tipo come Ravi Shankar è un’altra cosa: sai i
soldi che ha quello lì. Come i Beatles. E al Grande Saggio
sarebbe piaciuto moltissimo che, anziché mandare il suo