Page 293 - Oriana Fallaci - 1968
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fa  lo  spionaggio?  Alcuni  deputati  sostengono  che  lavora  pei
                russi,  altri  per  la  CIA.  Il  santuario  di  Rishikesh  ha  un  nome:

                «Paradiso di spie». La polizia di Pauri Garhwal tiene gli orecchi
                aperti  dal  giorno  in  cui  un  meditatore  tedesco  fu  trovato  nei

                boschi  con  una  radio  trasmittente  e  ricevente.  Non  solo:  il
                procuratore  distrettuale  ha  proibito  al  Maharishi  di  usare  un
                potente  trasmettitore  che  gli  era  stato  donato  dai  tedeschi.

                Vicino  a  Rishikesh,  vedi,  ci  sono  le  basi  aeree  di  Raiwala  e
                Dehradun e un istituto biochimico russo.

                    Sono  notizie  dure.  Non  so  più  cosa  pensare.  Fra  un’ora
                partiamo per Benares dove una troupe cinematografica, giunta

                apposta da Hollywood, sta girando un film sul santone. E lui ne
                è l’interprete.



                QUARTO  GIORNO.  Templi  millenari  che  si  disfano  sul  Gange,
                cadaveri  che  bruciano  in  fiamme  rosse  e  oleose  ai  bordi  del

                fiume, bambini dagli occhi dipinti, santoni ignudi che pregano
                immersi  nella  corrente,  incantatori  di  serpenti,  venditori  di

                acqua,  nani  che  ti  annunciano  il  futuro,  scheletri  viventi  e
                coperti  di  stracci,  storpi  che  chiedono  l’elemosina,  sari  verdi
                rossi  gialli  viola,  e  quella  folla  che  puzza,  che  vocia,  che  ti

                regala  l’India  sognata  quand’eri  bambino,  in  un  sole
                abbagliante: che bellezza trovarsi qui senza Sua Santità. Non mi

                ha  ancora  concesso  l’intervista  che  attendo  da  ormai  quattro
                giorni e, con la troupe, si comporta come una diva. In albergo
                ha preteso un’intera suite e ha trovato a ridir sui lenzuoli perché

                erano  di  cotone  anziché  di  seta:  Charlie  ha  dovuto  rifargli  il
                letto coi lenzuoli di seta. Ottenuto questo, ha preteso un vassoio

                colmo  di  uva,  albicocche,  lichys,  ananassi,  mango  di  prima
                scelta. E accidenti: ce n’è voluto prima di portarlo a girar quella

                scena sul Gange. Non voleva passare fra i mendicanti perché gli
                danno noia, fra i bambini perché non li può soffrire. Charlie lo

                precedeva  tutto  turbato,  allargando  le  braccia  perché  non  lo
                sfiorassero,  e  ripeteva:  «Keep  the  children  away  from
                Maharishi», allontanate i bambini dal Maharishi. Che è tutto il
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