Page 289 - Oriana Fallaci - 1968
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Shanti Prasad Jain. Ci sono andata con Charlie e, in un lussuoso
salone, ho trovato gli europei dell’aeroporto. Inglesi, svedesi,
danesi, tedeschi, americani, un architetto, un dentista, un
soprano, una vedova: tutti col solito fiore in mano. La ragazza
che mi sono trovata accanto però aveva in mano una mela, un
giovanotto aveva in mano un limone. La ragazza indossava un
sari verde e aveva i piedi molto sporchi, quasi sporchi quanto i
capelli che erano la cosa più sporca avessi mai visto. Le ho
chiesto da dove venisse e mi ha risposto: «Da niente». Le ho
chiesto come si chiamasse e mi ha risposto: «Non ho nome». Il
giovanotto invece si chiamava Jerry e veniva dalla California
dove fino a qualche anno fa andava in cerca di se stesso. Che
poi trovò nella meditazione trascendentale. È entrato il
Maharishi e tutti sono caduti in ginocchio, a Jerry è rotolato via
anche il limone. Poi si sono rialzati, Jerry raccattando il limone,
e Charlie ha disteso sul divano la pelle di capretto che, ora lo so,
serve a neutralizzare le vibrazioni cattive. Il Maharishi stringeva
fra le dita un girasole. Ha detto: «Meditate». Così loro hanno
chiuso gli occhi e si son messi a meditare mentre lui strappava i
petali del girasole, alla maniera di una ragazza che sfoglia la
margherita sussurrando: «M’ama, non m’ama». Quando li ha
strappati tutti, ha detto con stizza: «Ora basta». Forse gli era
venuto il «non m’ama». Però nel frattempo avevo finalmente
capito in cosa consiste la meditazione trascendentale. Consiste
nel fare un sonnellino. Devo assolutamente scoprire la storia del
Maharishi.
STORIA DEL MAHARISHI. Me l’ha fornita un professore di
parapsicologia dell’università di Jaipur. Praticamente
incomincia con una laurea in matematica e fisica che il
Maharishi ottenne all’università di Allahabad, città dove nacque
figlio di un agente delle tasse. A quel tempo il Maharishi voleva
fare il fisico atomico ma la fisica atomica non era stata ancora
scoperta e così, in attesa che la scoprissero, andò a fare un
viaggetto nella Valle dei Santi: che è ai piedi dell’Himalaya.