Page 271 - Oriana Fallaci - 1968
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L’ippodromo di Santa Anita dista solo tre miglia da qui e così ci
andava sempre la mattina. A volte vinceva e allora girava per
giorni con un rotolo di bigliettoni in tasca. Io gli dicevo: “Ma
sei matto a portare tutti quei soldi con te?”. Però a lui piaceva
così perché un giorno la polizia lo aveva fermato e lo aveva
trovato senza soldi e lo aveva arrestato. A Los Angeles c’è
questa legge: la polizia può fermarti in qualsiasi momento,
chiederti se hai soldi, e se non li hai può arrestarti per
vagabondaggio. Un tipo orgoglioso, anche troppo, e difficile a
farci amicizia. Non l’ho mai visto con un amico, solo un paio di
volte con suo fratello. Ora che ci penso, non l’ho mai visto con
una ragazza. Sono convinto che non avesse nemmeno una
ragazza: eppure tanti più brutti di lui ce l’hanno. La mia
impressione è che le ragazze gli facessero paura, che non
sapesse come comportarsi con loro. Senta, non so che altro
dirle: sono ancora in stato di choc, quando penso che Sirhan è
un assassino mi sembra di veder volare un cavallo. Possibile che
abbia ammazzato Bob Kennedy? E perché? Per ragioni
politiche? Dice che frequentava un circolo comunista. Sarà. Di
politica non ne parlava mai. Che l’abbia fatto per soldi? Che
avesse perso una cifra grossa puntando ai cavalli? Non credo.
Era troppo onesto».
IVAN MILICIC: «Il marito di una mia amica fiorentina, un
indiano che era stato suo compagno di scuola, lo incontrò la sera
dell’assassinio. Non le dico il nome perché non voglio che
quello abbia storie con la polizia. Lo incontrò da Bob’s, un
ristorante del Boulevard, verso le sette. Gli andò incontro e gli
disse: “Ehi, Sirhan, hai saputo? Sembra che Kennedy stia
vincendo”. Sirhan non commentò. Bevve un caffè, in silenzio,
poi si alzò e andò via. Quando ho saputo la storia non mi sono
sorpreso. Tipico di Sirhan: sempre così silenzioso, aggrondato,
non capivi mai cosa gli frullasse nel capo, se gli altri si
abbandonavano a una discussione, lui non ci partecipava mai.
Ricordo che una volta si discusse l’assassinio di John Kennedy: