Page 275 - Oriana Fallaci - 1968
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interrotto.” “Potevi lasciarmi una nota sul banco. Insomma, Sol,
è molto semplice: il negozio è mio, il denaro con cui vieni
pagato è mio. Quindi, o fai ciò che ti chiedo o te ne vai.” Di
nuovo, saltò su come un gatto: “Ah, mi licenzia?”. “No, Sol,
non ti licenzio: anche perché quasi due settimane fa ti sei già
licenziato da te. Dico che, se non ti va il mio sistema, puoi
andartene senza aspettare domenica.” “Lei ha detto che mi
licenzia. Siccome ha detto che mi licenzia, ora mi paga.
Trecento dollari tondi.” “Sol, sii ragionevole. Non ti spetta un
bel nulla perché io non ti licenzio, sei tu che ti sei licenziato.”
Sedette sul banco. “Non me ne vado finché non ricevo trecento
dollari tondi.” Dovetti chiamare la polizia. La polizia venne e
non voleva neanche declinare il suo nome. Ci volle del bello e
del buono per portarlo via.
«Due giorni dopo lo zio di mia moglie ci raccontò che Sol gli
aveva telefonato e voleva fare la pace. Incaricai mia moglie di
chiamarlo a sua volta e dirgli che lo avrei ripreso ben volentieri
se si fosse scusato. Mia moglie riferì e lui rispose: “Se qualcuno
deve chiedere scusa a qualcuno, questo qualcuno è suo marito”.
Be’, io sono un uomo religioso e penso che Dio si debba servire
anche con l’umiltà. So di essere a volte un po’ duro, mi convinsi
che forse lo avevo offeso davvero. Saltai sull’automobile e
andai a casa di Sol. Era in giardino. Mi avvicinai e gli dissi:
“Sol, più d’una volta abbiamo parlato del giusto e l’ingiusto.
Vengo a fare quello che spero sia giusto. Vengo a chiederti
scusa se ritieni che t’abbia offeso”. Non disse neanche grazie.
Grugnì che sarebbe tornato. Ma non tornò e il 24 aprile venni
informato che pendeva contro di me una causa intentatami da
Sirhan Bishara Sirhan per mancato pagamento di trecento
dollari. All’udienza era tutto sorrisi. Mi venne incontro e mi
strinse la mano. Durante la causa parlò sempre lui. Ma la perse e
dopo quel giorno non lo rividi più.
«Ora, i discorsi che usavamo fare. Quando si discorreva Sol
diceva: “Lei è la sola persona con cui riesca a parlare. Gli altri
son tutti cretini. Quanti cretini ci sono al mondo”. La prima