Page 279 - Oriana Fallaci - 1968
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ragazza col vestito bianco a quadretti neri: Angelo Di Pierro,
Vincenzo Di Pierro, Jesus Perez, Karl Uecker. Nella cucina,
ripetono ostinati, Sirhan era assieme alla ragazza, e, quando lui
usciva per entrare nel salone, lei gli andava dietro, e nel salone i
due si incontravano con un terzo, e il terzo era un tipo dai
lineamenti marcati, e insieme i tre confabulavano e poi si
dividevano e poi si incontravano ancora per confabulare di
nuovo. Ce li fornisce Sandy Serrano, direttrice del comitato
giovanile pro Kennedy nel circondario Pasadena-Altadena, la
quale afferma le medesime cose ed aggiunge un particolare di
più: aggiunge che, dopo gli spari, la ragazza col vestito bianco a
quadretti neri scappò, e si incontrò nel salone col tipo dai
lineamenti marcati, gli disse «gli abbiamo sparato», insieme a
lui fuggì. Ce li fornisce Booker Griffith, geologo, sostenitore di
Kennedy, il quale narra l’identica storia e chiarisce: «Li guardai
bene perché non sembravano affatto dei nostri. Sembravano
tristi, nervosi, mentre noi eravamo contenti. Li riconobbi
senz’ombra di dubbio quando la ragazza uscì dalla cucina
correndo e raggiunse il giovanotto rimasto dentro il salone».
«Fui io a gridare fermateli, inascoltato da tutta quella gente
che aveva perso la testa. Tentai anche di inseguirli ma la folla
mi spinse all’indietro e, quando riuscii a liberarmi, non c’erano
più.» Ce li fornisce William Wood, un volontario della
campagna pro Kennedy, tornato negli Stati Uniti dopo cinque
anni nell’Arabia Saudita, in grado di parlare quattro dialetti
arabi fra i quali il giordano. E lui dice: «Domenica 3 giugno
stavo negli uffici del quartier generale Bob Kennedy in Wilshire
Boulevard. Rispondevo alle telefonate e mentre correvo da un
apparecchio all’altro notai tre giovanotti che parlavano concitati
fra loro e non aiutavano affatto. Li notai perché non aiutavano
affatto sebbene ci fosse tanto lavoro, e non ascoltai ciò che
dicevano perché in quel momento parlavano inglese. Ma poi si
misero a parlare in arabo, e ciò attrasse la mia attenzione in
quanto nessuno lì dentro sapeva l’arabo. Li ascoltai, e udii che
uno diceva: “Domani sera non viene all’albergo. Però martedì