Page 267 - Oriana Fallaci - 1968
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esistenza banale: e scelsero stupidamente il delitto, nel delitto la
vittima sbagliata. Sono due personaggi odiosi, Oswald e Sirhan,
ma anche due personaggi che inducono a grande pietà. Perché
Sirhan Bishara Sirhan induce a pietà. Se non ci credete, ecco le
testimonianze raccolte a Los Angeles dopo l’assassinio. Ve le
do nella stessa successione cronologica in cui avvennero: per
ultima, l’intervista con Weidner.
8. Due vicine di casa dicono dell’assassino «avrebbe potuto
uccidere solo se ipnotizzato»
Olive Blakeslee e Ann Sylvan sono due vecchiette che vivono al
numero 698 di East Howard Street. Brandon Stuard Lamont è
uno hippy che vive al numero 694 della stessa via. La casa delle
due vecchiette e la casa dello hippy si trovano rispettivamente a
destra e a sinistra della casa in cui abitava Sirhan, con la madre
e il fratello Saidallah. La sua, infatti, è al numero 696. Le tre
case sono identiche: tre villette di legno verniciato di bianco.
Dinanzi a ciascuna c’è una veranda e un giardino, dietro a
ciascuna c’è un prato. Sono divise fra loro da un viottolo di
azalee e di limoni.
OLIVE E ANN: «Ah, signora mia, che disgrazia, dev’essere una
disgrazia, quel colpo dev’essere partito per sbaglio: non
possiamo credere che Sirhan abbia ammazzato così il signor
Kennedy. Noi quando dettero la notizia alla radio, svenimmo.
Tutte e due, su quel tappeto. Un ragazzo così educato, pulito.
Avesse visto com’era sempre pulito, pettinato, sbarbato. Non
c’era una cosa sbagliata in lui e ci voleva un bene, un bene
quand’era bambino, noi lo conoscemmo sette anni fa, quando i
Sirhan vennero ad abitare qui accanto, veniva sempre a farci
vedere la pagella perché riportava bellissimi voti. Aveva
imparato l’inglese come noi in meno di un anno, lo parlava
senza accento, sa? Era intelligente, cortese. Non faceva che
leggere, leggere. A volte noi lo guardavamo dietro le tendine,