Page 168 - Oriana Fallaci - 1968
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ambasciatore,  fuori  di  qui:  perché  se  si  prende  il  diritto  di
                accusarmi d’ammirare Hitler, dopo un poco si prenderà il diritto

                di obbligarmi ad ammirare la regina d’Inghilterra. Che non solo
                non  ammiro  ma  non  rispetto.  Per  il  semplice  fatto  che  è  una

                regina».


                Generale Ky, esiste al mondo qualcuno che lei ammira o in cui
                crede, a parte se stesso?



                Certo non i re e le regine. Che in un secolo di rivoluzioni sociali

                esistano ancora re e regine, a me pare semplicemente grottesco.
                Guardi  che  figura  ha  fatto  Costantino  di  Grecia.  A  ventisette
                anni si fa cacciare, si permette un tentativo di colpo di Stato, e

                non conosce nemmeno la miseria in cui vive il suo popolo. Per
                carità,  non  usiamo  neanche  la  parola  ammirazione:  io  non

                ammiro  nessuno,  fuorché  i  poveri  quando  reclamano  la  loro
                tazza di riso. Per gli altri preferisco usare la parola rispetto. Be’,
                rispetto  De  Gaulle.  Per  il  modo  in  cui  guidò  la  Resistenza  in

                Francia  e  il  modo  in  cui  ha  restituito  prestigio  alla  Francia.
                Rispetto  Churchill,  per  il  modo  in  cui  si  è  battuto  durante  la

                guerra. Rispetto Stalin per il modo in cui si difese dai tedeschi.
                Ma Stalin non lo conosco bene e più che lui rispetto il popolo

                russo,  per  il  patriottismo  e  il  coraggio  che  dimostrò.  Io  poi
                rispetto i miei galli da combattimento, perché si battono davvero

                bene.  Come  sa,  io  allevo  galli  da  combattimento.  Il
                combattimento  dei  galli  è  uno  spettacolo  molto  diffuso  in
                Vietnam, specie fra i contadini del delta. Posseggo un centinaio

                di galli e sono la sola cosa che posseggo giacché non ho nulla,
                io: non sono mai stato ricco e non ci tengo a essere ricco. Prima

                dell’offensiva  del  Tet  davo  tutte  lo  domeniche  uno  di  questi
                spettacoli:  i  contadini  venivano  dalle  regioni  più  lontane,  a

                decine, per assistervi e… sa perché rispetto tanto i galli? Perché
                hanno  coraggio.  Un  gallo  si  batte  fino  alla  morte,  perfino

                quando il suo avversario è due volte più grosso di lui e lo acceca
                alla prima beccata.
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