Page 149 - Oriana Fallaci - 1968
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termina  a  uncino,  l’uncino  viene  agganciato  all’elicottero
                abbattuto poi l’elicottero grosso si solleva trascinandolo via ma

                sono necessari circa venti minuti, e nessuno ci vuole andare.
                    Il maggiore Brown (lo chiamerò così) non ci vuole andare. Il

                maggiore  Brown  è  un  biondino  pieno  di  denti,  allegro,
                scherzoso  ed  è  appena  entrato  nella  Red  Room  dove  si
                controllano  le  partenze  e  gli  arrivi  di  tutti  gli  elicotteri  in

                servizio a Da Nang. È entrato per chiedere quale sia la missione
                del giorno e qualcuno gli ha detto: «Khe Sanh». «Khe Sanh?»

                «Khe Sanh, maggiore: Khe Sanh.» «Ma il tempo è cattivo.» «Lo
                sappiamo,  maggiore.»  «L’altro  CH46  è  stato  abbattuto.»  «Lo

                sappiamo, maggiore.» «Non si potrebbe fare domani?» «Oggi,
                maggiore.»  Il  maggiore  bestemmia,  si  avvicina  alla  carta

                geografica, si mette a studiarla, bestemmia di nuovo, poi esce e
                va a chiamare il suo comandante in seconda. Quando rientra il
                suo volto ha una specie di grinta, la grinta da eroe: «Andiamo»

                dice.
                    Io lo seguo perché voglio andare a Phu Bai, e la sua prima

                tappa è Phu Bai. Attraversando la pista cerco di parlargli ma lui
                non  mi  ascolta:  sta  chiacchierando  fitto  col  comandante  in

                seconda  e  tra  frase  e  frase  mi  sembra  di  udire  un  piccolo
                scoppio  di  risa.  Ci  arrampichiamo  sull’elicottero,  dove  è  già

                l’equipaggio. Il maggiore Brown chiede se l’apparecchio è stato
                revisionato.  «Revisionatissimo»  risponde  qualcuno.  Ma  il
                maggiore  lancia  un’occhiata  al  comandante  in  seconda  e

                annuncia che vuole controllare da sé: comincerà con le pale.
                    Il  motore  si  accende,  le  pale  si  mettono  in  moto:  «Queste

                pale  non  funzionano  mica»  dice  il  maggiore.  «Eppure  prima
                hanno  funzionato»  ribatte  qualcuno.  «Chiamare  i  meccanici»
                dice  il  maggiore.  I  meccanici  vengono,  salgono  sopra  il  tetto

                dell’elicottero,  armati  di  pinze,  di  cacciaviti,  di  leve,
                ridiscendono dopo mezz’ora dichiarando che in realtà qualcosa

                non andava: ma ora va. «Bene, benissimo» dice il maggiore. E
                ci prepariamo di nuovo a partire. Stiamo per sollevarci quando

                il maggiore ferma tutto e dichiara che i comandi non funzionano
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