Page 152 - Oriana Fallaci - 1968
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trovo in fila, seduta sul dannatissimo aereo, e loro tre son
proprio alle mie spalle. «Che Dio ce la mandi buona» balbetta
Don. Nello stesso momento un’esplosione ci squassa e il
comandante ci annuncia che siamo stati colpiti dai frammenti di
un razzo, il serbatoio sta perdendo, una ruota va cambiata e l’ala
è scheggiata. Bisogna scendere e aspettare di nuovo.