Page 155 - Oriana Fallaci - 1968
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primo ministro che si mette con un’artista di cabaret e ad essa
affida i suoi figli. Se comprendi quel dramma, ecco, credi anche
al fatto che lui sia pieno di tenerezza, di dolcezza, di sete per
una famiglia tranquilla, normale: e per questo sposò la seconda
moglie, buona quanto bella, di undici anni più giovane e tuttavia
saggia, incontrata su un aereo dell’Air Vietnam diretto a
Bangkok: un’hostess che studiava matematica all’università di
Nha Trang. Giunti a Bangkok, Ky la invitò a cena con l’intero
equipaggio e sette giorni più tardi le aveva già presentato i suoi
figli dicendo che non cercava soltanto una moglie, cercava una
madre. E la stessa moglie del resto ti confermerà tali cose,
spiegando che egli è un buon marito, un buon padre, dal giorno
in cui si sono sposati non le ha dato un solo pretesto per
lamentarsi di lui: non è vero ciò che si racconta della volta in
cui volò a Hué per una scappatella, lei saltò a bordo d’un aereo
militare e gli corse dietro per sorprenderlo in flagrante, lui lo
seppe e ordinò alla torre di controllo di non far atterrare l’aereo.
L’ordine fu dato, essa dice, perché c’era tempo cattivo, atterrare
era pericoloso, e poi lei lo raggiungeva solo per passare il week-
end in famiglia, è la gente che è cattiva.
L’intervista che segue è avvenuta in una villa di Rue Cong
Ly, dove il vicepresidente vive, di giorno, da quando la sua casa
di Tan Son Nhat è stata bombardata dai vietcong, durante
l’offensiva del Tet. Ci vive con la famiglia, come un rifugiato.
Di notte si trasferisce al palazzo dell’Indipendenza, dove
dormono tutti in una stanza attigua al suo ufficio, su materassi
appoggiati sul pavimento. Vi si trasferisce con un convoglio,
ogni sera dopo il coprifuoco. Il convoglio si forma nel giardino
della villa sorvegliata da decine di guardie armate: a un fischio i
cancelli si aprono, le camionette escono per strada, si inoltrano
per i viali deserti. Li percorrono in fretta, con le mitragliette
puntate per prevenire attentati, si infilano quasi d’un balzo nel
parco del palazzo dove altre guardie controllano con altre
mitragliatrici. Tutto si svolge in un’atmosfera tesa, angosciosa. I
bambini hanno imparato a gettarsi per terra e a coprirsi la testa