Page 159 - Oriana Fallaci - 1968
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non leggo, ho sempre letto pochino e non mi vergogno a dire
                che  la  mia  educazione  è  alquanto  scarsa:  ho  fatto  le  scuole

                medie fino a diciott’anni, cioè fino a quando i francesi hanno
                chiuso  le  scuole  per  mandarci  alla  guerra,  e  sono  diventato

                pilota.  Ho  imparato  a  guidare  gli  aerei  e  non  ho  mai  avuto
                tempo  di  leggere  i  libri  scritti  da  questo  Kant.  Kant?  Chi  è
                Kant? Chi se ne frega di Kant? Non me ne imporla nulla se è

                venuto prima di Engels che è venuto prima di Marx e se insieme
                hanno scoperto che i poveri non devono essere poveri. Non mi

                serve, io ho la mia filosofia elementare e mi basta: una volta il
                mio  paese,  che  era  diviso  come  lo  è  oggi,  fu  unificato  da  un

                contadino ignorante.


                Generale, lei potrebbe anche avere ragione: resta il fatto, però,

                che se leggesse quei libri si accorgerebbe di dire, in sostanza, le
                medesime  cose  che  dicono  coloro  ai  quali  sta  facendo  la
                guerra. Generale, può dirmi in poche parole perché combatte i
                comunisti?



                Ecco… Come ho già spiegato, io non so nulla di questo Kant e

                di questo Engels e di questo Marx. So solo quello che vedo qui.
                E quello che vedo qui non mi piace. Per esempio non mi piace
                vedere  un  figlio  che  in  nome  del  Partito  condanna  la  madre.

                Non mi piace un Partito che in nome di non so cosa distrugge la
                famiglia e i sentimenti. Non mi piace una società dove l’uomo

                deve diventare per forza membro del Partito. Parliamo di questa
                libertà: io sono contro la libertà che provoca disordini e ostacola

                il progresso, però sono anche contro la dittatura. Non so come
                spiegarlo… Ecco, proviamo a spiegarlo così: i cattolici non mi

                piacciono  e  i  comunisti  assomigliano  talmente  ai  cattolici.
                Appartengono al Partito ciecamente e fanaticamente. A costo di
                distruggere  gli  individui  e  gli  affetti.  Ecco,  sì,  è  questo  che

                rimprovero ai comunisti. Però non gli rimprovero il programma
                di  distribuire  la  ricchezza.  E  sono  d’accordo  con  loro  quando

                tolgono la terra a un ricco e la danno ai contadini che il ricco
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