Page 130 - Oriana Fallaci - 1968
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foglio. Che peccato, mamma. Non siamo mai stati fortunati, noi
                due.



                4 GIUGNO. Ho scritto un’altra lettera a Can. Le ho mandato ben
                dieci  lettere  da  quando  sono  partito.  E  non  ho  mai  ricevuto

                risposta, mai.


                7 GIUGNO. È tutto il giorno che ho un mal di stomaco terribile.

                Sono venuto a riposarmi in una casa, mi sono guardato in uno
                specchio e non mi sono riconosciuto. Non ero mica così brutto

                un mese fa. Ora i miei zigomi sono così prominenti che sembro
                un  teschio.  Stasera  ho  mangiato  una  ciotola  di  riso  bollito  e
                basta:  non  potevo  mangiare  altro.  Sono  stanco,  esausto,  ma

                tento ugualmente di scrivere perché ho un bisogno disperato di
                confidarmi con qualcuno. Sia pure con un pezzo di carta. Ma

                come facevo prima a scrivere tutti i giorni? Com’ero forte.


                17  LUGLIO.  È  il  mio  compleanno.  Tutti  i  miei  compleanni  li

                celebravo  a  casa.  È  sabato  e  il  comandante  ha  deciso  di
                organizzare uno spettacolo per tirarci su il morale. Non me ne

                importa nulla dello spettacolo, penso solo a ottenere una licenza
                per andare da Can. Il comandante Quyen me l’ha promesso…

                Riprendo il diario di oggi: ho avuto la licenza. È straordinario.
                Che regalo per il mio compleanno. Sto marciando sulla strada

                numero 7 alla velocità di sei chilometri all’ora. Prima di partire
                ho mangiato solo una ciotola di riso ma non me ne importa. Ho
                troppa gioia addosso, mangio quella. Per dieci giorni mangerò

                solo gioia.


                27 LUGLIO. Dopo dieci giorni di marcia, tutto solo, sono quasi

                arrivato.  Mi  trovo  a  casa  di  parenti,  è  buio,  e  non  faccio  che
                pensare al momento in cui rivedrò la mia Can. Ecco cosa farò a

                partire dalle sei del pomeriggio: camminerò per un pezzo lungo
                la ferrovia, poi girerò a sinistra sul fiume Tien, arriverò a Hang

                Dua  e  prenderò  l’autobus  per  Phu  Quy.  Parte  alle  9  di  sera.
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