Page 118 - Oriana Fallaci - 1968
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uova. In tutta questa storia c’è la lunga mano del generale Giap,
                il grande stratega che mise i francesi in ginocchio a Dien Bien

                Phu.  Non  dimentichiamo  che  una  Dien  Bien  Phu  si  sta
                preparando a Khe Sanh, il villaggio dove seimila marine sono

                circondati  da  ben  ventimila  nordvietnamiti,  i  quali  sono  agli
                ordini  diretti  di  Giap.  Questi  nordvietnamiti  sono  gli  uomini
                             a
                della  308   divisione  fanteria,  la  stessa  che  vinse  a  Dien  Bien
                Phu. Non è affatto sciocco pensare che l’attacco a Saigon e alle

                altre  città  sia  stata  un’idea  di  Giap,  pagata  con  il  macello  di
                poveri contadini ignoranti.



                DOMENICA, 11 FEBBRAIO. Anche Cholon sta cadendo. Stamane
                sono andata all’aeroporto, che è ancora chiuso ai voli civili, e ho

                trovato un elicottero che mi ha fatto volare a bassa quota sopra i
                quartieri dove sono ancora i vietcong. O da cui i vietcong sono
                stati  appena  scacciati.  È  uno  spettacolo  atroce,  visto  dall’alto.

                Almeno un quarto di Saigon non esiste più, è rasa al suolo. Non
                riconosci nemmeno le strade. Dov’erano le strade e le case vedi

                solo  distese  di  terra  carbonizzata,  di  morchia.  Per  miglia  e
                miglia.  Macché  Berlino,  macché  Stalingrado:  sembra
                Hiroshima. È sparito tutto, capisci? Tutto. Nel novanta per cento

                dei casi erano le case dei poveri. Quei poveri che ora affollano i
                centri  di  raccolta  della  Croce  Rossa,  le  scuole,  gli  ospedali,

                ammucchiati  per  terra  come  le  pecore,  mentre  funzionari
                governativi innalzano cartelli: «Dobbiamo la nostra disgrazia ai

                vietcong».  E  se  avesse  ragione  chi  sostiene  che  l’offensiva
                vietcong non fu militare bensì politica, non mirava a conquistare

                caserme  e  ambasciate  bensì  a  scuoter  l’indifferenza  di  un
                popolo  ignaro  e  lontano  dalla  vera  guerra?  Così  i  vietcong
                avrebbero davvero vinto, perché i poveri cui gli aerei americani

                e  sudvietnamiti  hanno  disfatto  la  casa  e  ucciso  i  figli  con  le
                bombe  al  napalm  d’ora  innanzi  non  saranno  più  indifferenti.

                L’odio li spingerà a fare una scelta, e la loro scelta non cadrà su
                coloro  che  li  hanno  distrutti,  anche  se  per  caso  siano  stati

                costretti a distruggerli. È toccato anche a Cholon: incapace di
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