Page 117 - Oriana Fallaci - 1968
P. 117

sanno aprire una porta, l’ammirazione è un fatto istintivo. Oggi
                sono  passata  dinanzi  a  una  bigiotteria  dove  ero  già  stata  una

                volta per comprare degli oggetti d’avorio. Il proprietario aveva
                riaperto il negozio e stava lì sull’uscio. Mi ha riconosciuto, mi

                ha salutato e strizzando un occhio m’ha detto: «Abbiamo avuto
                un  bel  Tet,  un  bellissimo  Tet».  Allora,  per  accertarmi  di  non
                avere compreso male, ho insinuato: «Il Tet continua a Cholon».

                E lui ha detto: «Sì, c’è ancora un bel Tet, un bellissimo Tet, a
                Cholon».  C’è  anche  fuori  di  Saigon:  non  tutte  le  città

                conquistate dai vietcong sono state riprese dagli americani e dai
                sudvietnamiti.  A  Hué  i  vietcong  si  battono  ancora  dentro  le

                mura della città sacra. Lo stesso avviene in molti capoluoghi del
                delta del Mekong. Come facciano a resistere nessuno lo capisce:

                non durò tanto a Budapest. Eppure resistono, ed è straordinario,
                incredibile.  È  come  se  un  elefante  giovane  e  forte  fosse  stato
                aggredito  da  migliaia  di  formiche  malate  e,  per  difendersi,  si

                fosse  messo  a  schiacciarle  con  la  proboscide:  così
                ammazzandone tante, quasi tutte. Però tra le pieghe del ventre,

                sotto gli orecchi, dentro i buchi del naso, negli occhi, ovunque
                la sua proboscide non arriva, qualche formica resta. E depone le

                uova.
                    Non  si  parla  ormai  che  di  questo  a  Saigon,  dove  gli

                americani  si  chiedono  angosciosamente  a  cosa  mirasse
                l’offensiva  vietcong.  A  ridicolizzare  il  loro  prestigio  o  a
                conquistare  davvero  Saigon?  A  dimostrare  che  il  Fronte  di

                liberazione nazionale è ben vivo o a sollevare la popolazione in
                una rivolta generale? Più di duecento prigionieri vietcong sono

                stati  interrogati.  Ottanta  hanno  detto  che  si  aspettavano  un
                sollevamento del popolo e per questo s’eran portati solo del cibo
                che potesse bastare al più per due giorni. Novanta hanno detto

                di  non  aver  ricevuto  alcun  ordine  di  ritirata  nel  caso  che  gli
                attacchi finissero male. Venti hanno detto di essersi battuti per

                affrettare  le  trattative  che  conducessero  a  un  governo  di
                coalizione.  Dieci  non  hanno  parlato:  ed  erano  forse  proprio

                quelli che sapevano la verità sulle formiche che depongono le
   112   113   114   115   116   117   118   119   120   121   122