Page 103 - Oriana Fallaci - 1968
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probabilità da loro verrà rieletto. Gli americani, vedi, sono fatti
così: sono ottimisti. Si rifiutano, sempre, di riconoscere le cose
che non sono comode e tinte di rosa. Adorano il rosa: nei vestiti,
nei film, in politica. E quando la realtà non è rosa, vi chiudono
gli occhi come se non fosse realtà ma sogno. Perché, non l’ho
capito. Forse perché la ricchezza, il benessere, ha tolto loro la
capacità di soffrire. Forse perché sono così abituati a vincere
che non ammettono di poter perdere. Ma lo sai che nessuno, fra
tutta la gente che conosco in questa città, in questo paese, mi ha
mai ammesso la eventualità che gli Stati Uniti perdano la guerra
in Vietnam? Ieri sono andata a mangiare in un ristorante italiano
della Cinquantaseiesima strada, di cui conosco il padrone.
Cittadino americano, ormai, ma nel fondo ancora e
inevitabilmente italiano. Le notizie su Saigon lo avevano
inorridito: anche perché suo figlio, che lavora al ministero della
Difesa e ha avuto l’ordine di studiare il vietnamita, presto dovrà
recarsi laggiù. Il brav’uomo soffriva, m’ha chiesto di sedere al
mio tavolo, ha detto: «È amaro. Ho assistito alla caduta
dell’Inghilterra e ora mi accingo ad assistere alla caduta
dell’America». Un americano del tavolo accanto s’è inalberato:
«Noi non siamo l’Inghilterra!». E lui: «Purtroppo. Avremmo
tante cose da imparare dall’Inghilterra. Ha saputo rinunciare a
un impero come noi non sapremmo mai». È successo un alterco
cui ha preso parte anche un cameriere. Gridava: «Io mi chiedo
perché non buttiamo la bomba atomica sopra quei gialli».
Quando si sono calmati, ho tentato di dire la mia e ho
spiegato al cameriere le ragioni per cui neanche il generale più
pazzo potrebbe gettare la Bomba. La prima è che la Bomba ha
un raggio d’azione abbastanza larghino e colpirebbe nello stesso
momento vietnamiti e americani: ci si spara a mezzo metro di
distanza, laggiù. La seconda è che cinque minuti dopo aver
sganciato la Bomba sul Vietnam, mettiamo ad Hanoi, un’altra
Bomba cadrebbe proprio qui a New York. Il cameriere m’ha
risposto: «Impossibile, loro non hanno la Bomba. E se ce
l’avessero gli mancherebbe l’aereo per venire a gettarla». Ti