Page 101 - Oriana Fallaci - 1968
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dalla parte dei vietcong! Bisognava leggere direttamente i
dispacci delle agenzie giornalistiche a Saigon, non i quotidiani,
per sapere che la popolazione li ospitava nelle case, dava loro da
mangiare, da bere. I fotogrammi della televisione, sai, ci
mostravano solo francotiratori in abiti civili: ma la rivolta era
fatta da gente in uniforme. I testimoni non mancano. Ricordi
Catherine Leroy, la giovane fotografa francese ferita da un
colpo di mortaio l’estate scorsa? Ricordi François Mazure, il
giovane giornalista francese che a Dak To mi salvò quasi la
vita? Be’, tutti e due sono stati arrestati nella città di Hué dai
vietcong del Fronte nazionale di liberazione che li hanno tenuti
in custodia, e con le mani legate, per un bel po’ di ore. Appena
liberi, hanno inviato a New York il seguente dispaccio: «Sono
un vero e proprio esercito, organizzati come un esercito. Hanno
le radio e armi di prima qualità e non stanno affatto vivendo una
avventura. Il comandante che ci ha lasciato andare ha detto:
questo è solo l’inizio di una rivoluzione che non può non essere
coronata dal successo. Non sarà facile per gli americani
cacciarci dalle città che abbiamo in mano».
Tu mi chiedi la reazione degli americani. Allora devo
incominciare con quella di Johnson. Dapprima è stato zitto,
sereno, ha continuato a occuparsi della Pueblo come se Saigon
non fosse neanche sulla carta geografica. Poi è apparso alla
televisione e ha dichiarato: «Sia da un punto di vista militare
che psicologico, questa pseudoffensiva dei comunisti è finita in
fallimento totale. Del resto sapevamo da tempo che il nemico
preparava il colpo». Perfino il mio portiere, e il vinaio, e
l’ortolano, e il postino, e la parrucchiera, e il cassiere della
Chase Manhattan si son sbalorditi: se lo sapeva, perché non l’ha
prevenuto? Se lo sapeva, perché ha lasciato che metà dei
militari americani di stanza a Saigon fossero in licenza la notte
dell’attacco? Le prime unità americane corsero in difesa
dell’aeroporto Tan Son Nhat solo nove ore dopo che i vietcong
lo avevan tagliato fuori. Ed è ancora tagliato fuori. Se lo sapeva,
com’è che il generale John Chaisson, suprema autorità del