Page 98 - Oriana Fallaci - 1968
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                                 La rivoltella del generale Loan






                Tornata a New York nella settimana in cui a Saigon infuria la

                battaglia  si  scontra  con  una  «straordinaria  mancanza  di
                interesse». È arrabbiata. L’opinione pubblica, nella sua grande

                maggioranza,  non  riesce  a  rendersi  conto  del  dramma  che  si
                vive in Vietnam.


                                                                              New York, febbraio




                Caro Direttore,
                    il  tuo  telegramma  mi  riempie  di  amarezza:  «Preparami

                articolo  su  tuo  ritorno  New  York  dal  Vietnam  et  su  reazione
                americani  notizie  et  riprese  televisive  da  Saigon».  Eccolo,

                direttore, il mio ritorno a New York: ho qui dinanzi a me una
                lista  di  telefonate  da  fare,  e  mi  manca  il  coraggio  fisico  di

                comporre i numeri. Sono i numeri delle famiglie dei soldati che
                conobbi a Dak To e ai quali promisi di chiamare i genitori o la

                moglie  per  dirgli  che  stavano  bene.  E  se  in  questi  giorni  son
                                                              a
                morti?  Molte  compagnie  della  4   divisione  fanteria  sono  state
                spostate dalle colline nelle città: solo a Saigon, in una settimana,

                450  son  morti  e  2063  son  rimasti  feriti.  Ricordi  quel  negro
                triste,  sì,  il  sergente  Norman  Jeans,  che  non  voleva  fare  la

                guerra e sperava d’essere a casa in febbraio? Oggi, aprendo il
                «New  York  Times»,  l’ho  visto  dietro  una  mitragliatrice  che

                stava  sparando.  La  fotografia  si  riferiva  al  «più  acceso
                combattimento nella città sacra di Hué». Io non me la sento di

                telefonare a sua moglie Orelia, proprio non me la sento.
                    E  ora  cosa  vuoi  che  ti  racconti?  Quel  che  mi  chiedono  gli
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