Page 94 - Oriana Fallaci - 1968
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quel giorno c’erano solo 10.000 americani nel Vietnam. Ma
all’improvviso furono 75.000 e poi 100.000 e poi 200.000 e ora
sono più di 500.000. V’erano tra loro molti civili e naturalmente
gli servivano case. Si presero le case migliori pagandole 500
piastre al mese, e poi 50.000. Insieme alle case requisirono la
verdura: ce l’hanno con la verdura. Fecero un contratto
esclusivo col Sindacato legumi di Dalat e presto non avemmo
quasi più legumi a Saigon. Ma il peggio furono le fragole.
Sembra che gli americani non possano vivere senza le fragole e
così non trovi più una fragola a Saigon fuorché a mercato nero.
Costano quanto i gioielli: anche cinquecento piastre ogni mezza
dozzina. Di’ la parola fragole, a Saigon, e scateni
un’insurrezione.»
Passano le splendide donne dai capelli come veli neri
L’uomo che mi parla è il direttore del giornale «Saigon Post».
Ha studiato lettere e filosofia all’università di Firenze, sa parlare
l’italiano quasi come me. Il suo giornale è governativo e non
puoi certo accusarlo di sinistrismo. Continua:
«Psicologicamente, culturalmente, economicamente, l’arrivo
degli americani è stato un disastro. I prezzi sono saliti in modo
vertiginoso: non trovi più una segretaria a Saigon. Vanno tutte
con loro perché loro pagano 15.000 piastre al mese. L’intera
economia è sovvertita: un risciò a lambretta guadagna anche
40.000 piastre al mese. Se pensi che un medico chiede 120
piastre per visita. Ieri un risciò è andato a farsi visitare dal mio
dottore. Al momento di andarsene gli ha dato 200 piastre: “Il
resto è per la mancia”. Una prostituta guadagna anche 100.000
piastre al mese, il mercato nero è ormai il mercato normale. Gli
antibiotici non li compri più in farmacia: li compri al Mercato
dei Ladri, dove compri anche le uniformi americane, gli zaini
americani, le coperte americane, le rivoltelle americane. Gli
antibiotici costano un occhio e lo sai perché? Perché i vietcong