Page 92 - Oriana Fallaci - 1968
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il riso è più importante delle armi perché le armi gliele manda
Hanoi attraverso la Cambogia, il riso no: il riso è tutto qui, nel
delta. I vietcong addetti alla ricerca del riso sono ventimila.
Viaggiano senza scorte e senza fucili, hanno solo le sacche da
riempire di riso, e se ne vanno a piedi: per i sentieri nascosti e
per i boschi. La loro marcia inizia a settembre, si conclude a
marzo, si chiama battaglia del riso. È una battaglia in apparenza
poetica, in sostanza condotta con criteri scientifici. Infatti i
vietcong con le sacche vuote non vanno elemosinando quel riso:
lo esigono dai contadini come una tassa. Ogni contadino del
delta deve dare ai vietcong una percentuale di riso che oscilla
fra il trenta e il sessanta per cento dell’intero raccolto: in cambio
i vietcong danno loro un foglio stampato dal Fronte nazionale di
liberazione col quale, finita la guerra, «potranno domandare il
rimborso». Capita a volte che non tutto il riso possa essere
preso. Allora i vietcong esigono il pagamento della tassa in
denaro: diciottomila piastre ogni quintale di riso. Non v’è
contadino, nel delta, che si rifiuti. Chi non obbedisce ai vietcong
per simpatia o patriottismo, lo fa per paura: «Ho una testa sola e
voglio tenermela».
Il fatto più tragico è che non solo i vietcong, anche il
governo sudvietnamita requisisce il riso: per il venti o il trenta
per cento. E così in certe regioni un contadino si vede spogliare
dagli uni e dagli altri, a volte non gli resta nemmeno il riso
necessario per sé e la sua famiglia. Per ovviare a tale ingiustizia,
gli americani hanno inventato una soluzione pazzesca:
proibiscono in certe regioni di coltivare il riso e ai contadini
distribuiscono, per il fabbisogno, il riso della California. Chiuso
in grandi balle su cui è stampato: «Rice from Los Angeles». Ma
i contadini non vogliono il riso di Los Angeles, vogliono il riso
delle loro risaie: soprattutto quest’anno che la raccolta è buona.
L’anno scorso la raccolta fu pessima, ma per ogni annata cattiva
ce ne sono tre buone, e quando c’è molto riso c’è anche molto
pesce nelle risaie. Anguille ad esempio. Rinunciarvi, perché?
Perché sennò sarete puniti. Le punizioni variano da provincia a