Page 102 - Oriana Fallaci - 1968
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comando di Westmoreland, ha dichiarato: «Inutile nasconderlo,
l’offensiva ci ha colti assolutamente di sorpresa»? Com’è che
un altro ufficiale ha detto: «È stata una offensiva di enorme
successo, sorprendentemente ben coordinata, intensa e audace.
Non potevamo aspettarcela»? E se è stato un fallimento totale,
osservano il portiere, il vinaio, l’ortolano, il postino, la
parrucchiera, il cassiere di banca, com’è che per combattere i
3500 vietcong di Saigon ci son voluti 11.000 soldati americani,
34.000 poliziotti e diciotto battaglioni di truppe scelte
sudvietnamite? Com’è che al sesto giorno la battaglia infuria
come il primo giorno intorno all’aeroporto e il capitano Ron
Ray dichiara: «Questo sobborgo sembra ormai Stalingrado. Noi
andiamo avanti e loro si ficcano dentro»? Com’è che Saigon è
ancora in stato di assedio e l’acqua è limitata, la luce elettrica è
razionata, l’unica scorta di cibo è una tonnellata di riso? Com’è
che il «New York Times» nella edizione di domenica
incomincia a parlare di Dien Bien Phu? Allo stesso giornale non
va giù la cifra, fornita dal comando americano, dei vietcong
uccisi. Sono, dice il comando, 14.997. E allora perché, chiede il
giornale, abbiamo catturato solo 3701 fra rivoltelle e fucili? Gli
altri 11.296 vietcong erano forse armati di coltelli? Quella cifra
non sarà mica un po’ esagerata? Il commento più giusto lo ha
fatto l’umorista Herblock con una vignetta pubblicata dal «New
York Post». Nella vignetta si vede il quartier generale degli
americani a Saigon completamente distrutto. Tra le macerie c’è
un alto ufficiale, con gli occhiali da miope e un sorriso contento.
Con la destra gira la manovella di una macchina mimeografica,
intatta, e con la sinistra regge il ricevitore di un telefono. Dalla
macchina escono fogli sui quali è scritto: «Teniamo ormai in
mano la situazione», «L’offensiva del nemico è stata un
fallimento totale», «Oltretutto noi la conoscevamo da tempo».
Nel ricevitore egli dice: «È tutto a posto. Non hanno raggiunto
la macchina mimeografica».
I tipi come il dottor Spock si chiedono se la colpa sia tutta di
Johnson che, dopotutto, è stato eletto dagli americani e con tutta