Page 76 - Giorgio Vasari
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ne' vasi antichi aretini assai figure, maschere, et altre storie antiche,

               e similmente ne' cammei antichi, e nei conii da stampare le cose di
               bronzo per le medaglie, e similmente nelle monete.

               E  questo  fecero,  perché,  se  fossero  state  troppo  di  rilievo,  non
               arebbono  potuto  coniarle,  ch'al  colpo  del  martello  non  sarebbono
               venute l'impronte, dovendosi imprimere i conii nella materia gittata,

               la quale, quando è bassa, dura poca fatica a riempire i cavi del conio.
               Di questa arte vediamo oggi molti artefici moderni che l'hanno fatta
               divinissimamente, e più che essi antichi, come si dirà nelle vite loro
               pienamente.  Imperò  chi  conoscerà  ne'  mezzi  rilievi  la  perfezzione

               delle figure fatte diminuire con osservazione, e ne' bassi la bontà del
               disegno  per  le  prospettive  et  altre  invenzioni,  e  nelli  stiacciati  la
               nettezza, la pulitezza, e la bella forma delle figure che vi si fanno, gli
               farà eccellentemente per queste parti tenere o lodevoli o biasimevoli,

               et insegnerà conoscerli altrui.





               Cap. XI. Come si fanno i modelli per fare di bronzo le figure grandi e picciole, e
               come le forme per buttarle; come si armino di ferri e come si gettino di metallo, e di
               tre sorti bronzo; e come, gittate, si ceselino e si rinettino; e come, mancando pezzi
               che non fussero venuti, s'innestino e commettino nel medesimo bronzo.


               Usano gl'artefici eccellenti quando vogliono gittare o [di] metallo o

               bronzo  figure  grandi,  fare  nel  principio  una  statua  di  terra  tanto
               grande,  quanto  quella  che  e'  vogliono  buttare  di  metallo,  e  la
               conducono di terra a quella perfezzione ch'è concessa dall'arte e dallo
               studio loro. Fatto questo che si chiama da loro modello e condotto a
               tutta  la  perfezione  dell'arte  e  del  saper  loro,  cominciano  poi  con

               gesso da fare presa a formare sopra questo modello, parte per parte,
               facendo addosso a quel modello i cavi d'i pezzi; e sopra ogni pezzo si
               fanno riscontri, che un pezzo con l'altro si commettano segnandoli o

               con numeri o con alfabeti o altri contrassegni, e che si possino cavare
               e  reggere  insieme.  Così  a  parte  per  parte  lo  vanno  formando  et
               ungendo con olio fra gesso e gesso, dove le commettiture s'hanno a
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