Page 67 - Giorgio Vasari
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Entrando  dentro,  nel  primo  ricetto  sia  magnifico,  e  unitamente
               corrisponda  all'appiccatura  della  gola  ove  si  passa,  e  sia  svelto  e
               largo,  acciò  che  le  strette  o  de'  cavalli  o  d'altre  calche  che  spesso
               v'intervengono,  non  faccino  danno  a  lor  medesimi  nell'entrata  o  di
               feste o d'altre allegrezze. Il cortile, figurato per il corpo, sia quadro et

               uguale, o vero un quadro e mezzo, come tutte le parti del corpo, e sia
               ordinato  di  porte  e  di  parità  di  stanze  dentro  con  belli  ornamenti.
               Vogliono  le  scale  publiche  esser  commode  e  dolci  al  salire,  di

               larghezza  spaziose  e  d'altezza  sfogate,  quanto  però  comporta  la
               proporzione de' luoghi. Vogliono oltre acciò, essere ornate e copiose
               di  lumi,  et  almeno  sopra  ogni  pianerottolo,  dove  si  volta,  avere
               finestre o altri lumi; et insomma vogliono le scale in ogni sua parte
               avere  del  magnifico,  attesoché  molti  veggiono  le  scale  e  non  il

               rimanente  della  casa.  E  si  può  dire  che  elle  sieno  le  braccia  e  le
               gambe  di  questo  corpo;  onde,  sì  come  le  braccia  stanno  dagli  lati
               dell'uomo,  così  deono  queste  stare  dalle  bande  dell'edificio.  Né

               lascerò  di  dire  che  l'altezza  degli  scaglioni  vuole  essere  un  quinto
               almeno, e ciascuno scaglione largo due terzi, cioè come si è detto,
               nelle  scale  degli  edifici  publici,  e  negli  altri  a  proporzione;  perché
               quando sono ripide non si possono salire né da' putti né da' vecchi, e
               rompono  le  gambe.  E  questo  membro  è  più  difficile  a  porsi  nelle

               fabriche,  e  per  essere  il  più  frequentato  che  sia  e  più  comune,
               avviene spesso, che per salvar le stanze le guastiamo. E bisogna che
               le sale con le stanze di sotto faccino un appartamento commune per

               la  state,  e  diversamente  le  camere  per  più  persone;  e  sopra  siano
               salotti, sale e diversi appartamenti di stanze che rispondino sempre
               nella maggiore; e così faccino le cucine e l'altre stanze; ché, quando
               non ci fosse quest'ordine et avesse il componimento spezzato, et una
               cosa alta e l'altra bassa, e chi grande e chi picciola, rappresenterebbe

               uomini  zoppi,  travolti,  biechi  e  storpiati:  le  quali  opre  fanno  che  si
               riceve  biasimo  e  non  lode  alcuna.  Debbono  i  componimenti  dove
               s'ornano le facce o fuori o dentro, aver corrispondenza nel seguitar gli

               ordini  loro  nelle  colonne,  e  che  i  fusi  di  quelle  non  siano  lunghi  o
               sottili, o grossi o corti, servando sempre il decoro degli ordini suoi. Né
               si debbe a una colonna sottile metter capitel grosso né base simili,
               ma  secondo  il  corpo  le  membra,  le  quali  abbino  leggiadra  e  bella
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