Page 62 - Giorgio Vasari
P. 62

et  ornamenti  di  cose  maritime,  altre  poi  per  uso  delle  stufe  più

               semplici e pulite, et altre, finalmente, simili alle salvatiche fonti che
               naturalmente  surgono  nei  boschi  -  così  parimente  sono  di  diverse
               sorti  quelle  che  hanno  fatto  e  'l  fanno  tuttavia  i  moderni;  i  quali,
               variandole  sempre,  hanno  alle  invenzioni  degli  antichi  aggiunto

               componimenti  di  opera  toscana,  coperti  di  colature  d'acqua
               pietrificate, che pendono a guisa di radicioni, fatti col tempo d'alcune
               congelazioni  d'esse  acque  ne'  luoghi  dove  elle  son  crude  e  grosse:

               come  non  solo  a  Tigoli,  dove  il  fiume  Teverone  petrifica  i  rami
               degl'alberi  et  ogni  altra  cosa  che  se  gli  pone  inanzi,  facendone  di
               queste gromme e tartari; ma ancora al lago di Piè di Lupo che le fa
               grandissime, et in Toscana al fiume d'Elsa, l'acqua del quale le fa in
               modo chiare, che paiono di marmi, di vitrioli e d'allumi. Ma bellissime

               e bizzarre sopra tutte l'altre si sono trovate dietro Monte Morello pure
               in Toscana, vicino otto miglia a Fiorenza. E di questa sorte ha fatti
               fare  il  duca  Cosimo  nel  suo  giardino  dell'Olmo  a  Castello  gli

               ornamenti  rustici  delle  fontane  fatte  dal  Tribolo  scultore.  Queste,
               levate  donde  la  natura  l'ha  prodotte,  si  vanno  accomodando
               nell'opera  che  altri  vuol  fare  con  spranghe  di  ferro,  con  rami
               impiombati, o in altra maniera, e s'innestano nelle pietre in modo che
               sospesi pendino; e, murando quelli addosso all'opera toscana, si fa

               che  essa  in  qualche  parte  si  veggia.  Accommodando  poi  fra  essi
               canne di piombo ascose, e spartiti per quelle i buchi, versano zampilli
               d'acque,  quando  si  volta  una  chiave  ch'è  nel  principio  di  detta

               cannella; e così si fanno condotti d'acque e diversi zampilli, dove poi
               l'acqua piove per le colature di questi tartari, e colando fa dolcezza
               nell'udire e bellezza nel vedere.

               Se  ne  fa  ancora  d'un'altra  specie  di  grotte,  più  rusticamente
               composte,  contrafacendo  le  fonti  alla  salvatica  in  questa  maniera.
               Pigliansi sassi spugnosi, e, commessi che sono insieme, si fa nascervi

               erbe  sopra,  le  quali,  con  ordine  che  paia  disordine  e  salvatico,  si
               rendon molto naturali e più vere. Altri ne fanno di stucco più pulite e
               lisce, nelle quali mescolano l'uno e l'altro, e mentre quello è fresco
               mettono fra esso per fregi e spartimenti gongole, telline, chiocciole

               maritime,  tartarughe,  e  nicchi  grandi  e  piccoli,  chi  a  ritto  e  chi  a
   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67