Page 58 - Giorgio Vasari
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fabrica. Credendo questo, che se i Greci e i Romani formarono que'

               primi quattro ordini e gli ridussero a misura e regola generale, che ci
               possino  essere  stati  di  quegli  che  abbino  fin  qui  fatto  nell'ordine
               composto, e componendo da sé delle cose, che apportino molto più
               grazia che non fanno le antiche. E che questo sia vero, ne fanno fede

               l'opere che Michelagnolo Buonarroti ha fatto nella sagrestia e libreria
               di  San  Lorenzo  di  Firenze:  dove  le  porte,  i  tabernacoli,  le  base,  le
               colonne, i capitelli, le cornici, le mensole, et insomma ogni altra cosa,

               hanno  del  nuovo  e  del  composto  da  lui,  e  nondimeno  sono
               meravigliose, non che belle. Il medesimo e maggiormente dimostrò
               lo stesso Michelagnolo nel secondo ordine del cortile di casa Farnese,
               e nella cornice ancora che regge di fuori il tetto di quel palazzo. E chi
               vuol veder quanto in questo modo di fare abbia mostrato la virtù di

               questo uomo, - veramente venuta dal cielo, - arte, disegno, e varia
               maniera, consideri quello che ha fatto nella fabbrica di San Piero, nel
               riunire insieme il corpo di quella machina, e nel far tante sorti di vari

               e  stravaganti  ornamenti,  tante  belle  modanature  di  cornici,  tanti
               diversi  tabernacoli,  et  altre  molte  cose  tutte  trovate  da  lui  e  fatte
               variatamente  dall'uso  degli  antichi.  Perché  niuno  può  negare  che
               questo  nuovo  ordine  composto,  avendo  da  Michelagnolo  tanta
               perfezzione  ricevuto,  non  possa  andar  al  paragone  degli  altri.  E  di

               vero la bontà e virtù di questo veramente eccellente scultore, pittore
               et  architetto  ha  fatto  miracoli  dovunque  egli  ha  posto  mano,  oltre
               all'altre  cose  che  sono  manifeste  e  chiare  come  la  luce  del  sole,

               avendo  siti  storti  dirizzati  facilmente,  e  ridotti  a  perfezione  molti
               edifici  et  altre  cose  di  cattivissima  forma,  ricoprendo  con  vaghi  e
               capricciosi ornamenti i difetti dell'arte e della natura. Le quali cose
               non  considerando  con  buon  giudicio  e  non  le  immitando,  hanno  a'
               tempi nostri certi architetti plebei, prosontuosi e senza disegno, fatto

               quasi  a  caso,  senza  servar  decoro,  arte  o  ordine  nessuno,  tutte  le
               cose loro mostruose e peggio che le tedesche.

               Ma tornando a proposito di questo modo di lavorare è scorso l'uso,
               che già è nominato questo ordine da alcuni composto, da altri latino,
               e  per  alcuni  altri  italico.  La  misura  dell'altezza  di  questa  colonna

               vuole essere dieci teste, la base sia per la metà della grossezza della
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