Page 64 - Giorgio Vasari
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Cap. VI. Del modo di fare i pavimenti di commesso.
Tutte le cose che trovar si poterono, gli antichi, ancora che con
difficultà, in ogni genere o le ritrovarono o di ritrovarle cercarono:
quelle, dico, ch'alla vista degli uomini vaghezza e varietà indurre
potessero. Trovarono, dunque, fra l'altre cose belle i pavimenti di
pietre ispartiti con varii misti di porfidi, serpentini, e graniti, con tondi
e quadri, et altri spartimenti, onde s'imaginarono che fare si
potessero fregi, fogliami et altri andari di disegni e figure. Onde, per
poter meglio ricevere l'opera tal lavoro, tritavano i marmi, acciò che
essendo quelli minori, potessero per lo campo e piano con essi
rigirare in tondo e diritto et a torto, secondo che veniva lor meglio; e
dal commettere insieme questi pezzi lo dimandarono musaico, e nei
pavimenti di molte loro fabriche se ne servirono; come ancora
veggiamo all'Antoniano di Roma et in altri luoghi, dove si vede il
musaico lavorato con quadretti di marmo piccioli, conducendo
fogliami, maschere et altre bizzarrie; e con quadri di marmo bianchi
et altri quadretti di marmo nero fecero il campo di quegli. Questi,
dunque, si lavoravano in tal modo: facevasi sotto un piano di stucco
fresco di calce e di marmo, tanto grosso che bastasse per tenere in
sé i pezzi commessi fermamente, sin che, fatto presa, si potessero
spianar di sopra: per che facevano nel seccarsi una presa mirabile et
uno smalto maraviglioso, che né l'uso del caminare né l'acqua non
gl'offendeva. Onde, essendo questa opera in grandissima
considerazione venuta, gli ingegni loro si misero a speculare più alto,
essendo facile a una invenzione trovata, aggiugner sempre qualcosa
di bontà. Per che fecero poi i musaici di marmi più fini, e per bagni e
per stufe i pavimenti di quelli, e con più sottile magistero e diligenza
quei lavoravano sottilissimamente, facendosi pesci variati et imitando
la pittura con varie sorti di colori, atti a ciò, con più specie di marmi,
mescolando anco fra quegli alcuni pezzi triti di quadretti di musaico di
ossa di pesce, ch'hanno la pelle lustra. E così vivamente gli facevano,
che l'acqua postavi di sopra velandogli, pur che chiara fosse, gli
faceva parere vivissimi nei pavimenti; come se ne vede in Parione in
Roma in casa di messer Egidio e Fabio Sasso. Per che parendo loro