Page 43 - Giorgio Vasari
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mirabile. Di questa medesima sorte se ne trova ancora in Toscana ne'
monti di Prato, vicino a Fiorenza a X miglia, e così ne' monti di
Carrara, della quale alle sepolture moderne se ne veggono molte
casse e dipositi per i morti: come nel Carmine di Fiorenza alla capella
maggiore, dove è la sepoltura di Piero Soderini (se bene non vi è
dentro) di questa pietra, et un padiglione similmente di paragon di
Prato, tanto ben lavorato e così lustrante, che pare un raso di seta e
non un sasso intagliato e lavorato. Così ancora nella incrostatura di
fuori del tempio di S. Maria del Fiore di Fiorenza per tutto lo edificio è
un'altra sorte di marmo nero e marmo rosso, che tutto si lavora in un
medesimo modo.
Cavasi alcuna sorte di marmi in Grecia e in tutte le parti d'Oriente che
son bianchi e gialleggiano e traspaiono molto, i quali erano adoperati
dagli antichi per bagni e per stufe e per tutti que' luoghi dove il vento
potesse offendere gli abitatori; e oggi se ne veggono ancora alcune
finestre nella tribuna di San Miniato a Monte, luogo de' monaci di
Monte Oliveto, in su le porte di Fiorenza, che rendono chiarezza e non
vento. E con questa invenzione riparavano al freddo e facevano lume
alle abitazioni loro. In queste cave medesime cavavano altri marmi
senza vene ma del medesimo colore, del quale eglino facevano le più
nobili statue. Questi marmi di tiglio e di grana erano finissimi, e se ne
servivano ancora tutti quelli che intagliavano capitegli, ornamenti, et
altre cose di marmo per l'architettura. E vi eran saldezze grandissime
di pezzi, come appare ne' Giganti di Montecavallo di Roma, e nel Nilo
di Belvedere, e in tutte le più degne e celebrate statue. E si
conoscono esser greche, oltra il marmo, alla maniera delle teste et
alla acconciatura del capo et ai nasi delle figure, i quali sono
dall'appiccatura delle ciglia alquanto quadri fino alle nare del naso: e
questo si lavora coi ferri ordinari e coi trapani, e si gli dà il lustro con
la pomice e col gesso di Tripoli, col cuoio e struffoli di paglia.
Sono nelle montagne di Carrara, nella Carfagnana vicino ai monti di
Luni, molte sorti di marmi, come marmi neri, et alcuni che traggono
in bigio, et altri che sono mischiati di rosso, et alcuni altri che son con
vene bigie, che sono crosta sopra a' marmi bianchi; perché non son
purgati, anzi offesi dal tempo, dall'acqua e dalla terra, pigliano quel