Page 41 - Giorgio Vasari
P. 41
bellissime: et io resto maravigliato che in questa pietra si sia trovata
tanta saldezza. Questa pietra, perché tiene d'alberese, piglia
bellissimo pulimento, e trae in colore di paonazzo rossigno,
macchiato di vene bianche e giallicce. Ma le più fini sono nella Grecia
e nell'Egitto, dove sono molto più duri che i nostri italiani; e di questa
ragion pietra se ne trova di tanti colori, quanto la natura lor madre
s'è di continuo dilettata e diletta di condurre a perfezione. Di questi sì
fatti mischi se ne veggono in Roma ne' tempi nostri opere antiche e
moderne, come colonne, vasi, fontane, ornamenti di porte, e diverse
incrostature per gli edifici e molti pezzi ne' pavimenti. Se ne vede
diverse sorti di più colori: chi tira al giallo et al rosso, alcuni al bianco
et al nero, altri al bigio et al bianco pezzato di rosso e venato di più
colori; così certi rossi, verdi, neri e bianchi che sono orientali. E di
questa sorte pietra n'ha un pilo antichissimo, largo braccia quattro e
mezzo, il signor Duca al suo giardino de' Pitti, che è cosa rarissima,
per esser, come s'è detto, orientale, di mischio bellissimo e molto
duro a lavorarsi. E cotali pietre sono tutte di specie più dura e più
bella di colore e più fine, come ne fanno fede oggi due colonne di
braccia dodici di altezza nella entrata di San Pietro di Roma, le quali
reggono le prime navate: et una n'è da una banda, l'altra dall'altra.
Di questa sorte, quella ch'è ne' monti di Verona è molto più tenera
che l'orientale infinitamente, e ne cavano in questo luogo d'una sorte
ch'è rossiccia, e tira in color ceciato, e queste sorti si lavorano tutte
bene a' giorni nostri con le tempere e co' ferri sì come le pietre
nostrali, e se ne fa e finestre e colonne, e fontane e pavimenti, e
stipiti per le porte e cornici, come ne rende testimonianza la
Lombardia, anzi tutta la Italia.
Trovasi un'altra sorte di pietra durissima, molto più ruvida e picchiata
di neri e bianchi e talvolta di rossi, dal tiglio e dalla grana di quella
comunemente detta granito; della quale si truova nello Egitto
saldezze grandissime, e da cavarne altezze incredibili, come oggi si
veggono in Roma negli obelischi, aguglie, piramidi, colonne, et in que'
grandissimi vasi de' bagni che abbiamo a San Pietro in Vincola e a
San Salvadore del Lauro e a San Marco, et in colonne quasi infinite
che per la durezza e saldezza loro non hanno temuto fuoco né ferro;