Page 42 - Giorgio Vasari
P. 42
et il tempo istesso, che tutte le cose caccia a terra, non solamente
non le ha distrutte, ma neppur cangiato loro il colore. E per questa
cagione gli Egizzii se ne servivano per i loro morti, scrivendo in
queste aguglie coi caratteri loro strani la vita de' grandi, per
mantener la memoria della nobiltà e virtù di quegli.
Venivane d'Egitto medesimamente d'una altra ragione bigio, il quale
trae più in verdiccio i neri et i picchiati bianchi; molto duro
certamente, ma non sì che i nostri scarpellini per la fabrica di San
Pietro non abbiano, delle spoglie che hanno trovato messe in opera,
fatto sì che con le tempere de' ferri, che ci sono al presente, hanno
ridotto le colonne e l'altre cose a quella sottigliezza ch'hanno voluto,
e datoli bellissimo pulimento come al porfido. Di questo granito bigio
è dotata la Italia in molte parti, ma le maggiori saldezze che si
trovino sono nell'isola dell'Elba, dove i Romani tennero di continuo
uomini a cavare infinito numero di questa pietra. E di questa sorte ne
sono parte le colonne del portico della Ritonda, le quali son molto
belle e di grandezza straordinaria, e vedesi che nella cava quando si
taglia, è più tenero assai che quando è stato cavato, e che vi si
lavora con più facilità. Vero è che bisogna per la maggior parte
lavorarlo con martelline che abbiano la punta, come quelle del
porfido, e nelle gradine una dentatura tagliente dall'altro lato. D'un
pezzo della qual sorte pietra che era staccato dal masso, n'ha cavato
il duca Cosimo una tazza tonda di larghezza di braccia dodici per ogni
verso, et una tavola della medesima lunghezza per lo palazzo e
giardino de' Pitti.
Cavasi del medesimo Egitto e di alcuni luoghi di Grecia ancora certa
sorte di pietra nera detta paragone, la quale ha questo nome, perché
volendo saggiar l'oro s'arruota su quella pietra, e si conosce il colore;
e per questo, paragonandovi su, vien detto paragone. Di questa è
un'altra specie di grana e di un altro colore, perché non ha il nero
morato affatto e non è gentile: che ne fecero gli antichi alcune di
quelle sfingi et altri animali, come in Roma in diversi luoghi si vede, e
di maggior saldezza una figura in Parione d'uno Ermafrodito
accompagnata da un'altra statua di porfido, bellissima. La qual pietra
è dura a intagliarsi, ma è bella straordinariamente e piglia un lustro