Page 36 - Giorgio Vasari
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ella è stata fuori della cava alla pioggia al ghiaccio e al sole, perché
               tutte  queste  cose  la  fanno  più  dura  e  più  difficile  a  lavorarla.  Di
               questa se ne veggono infinite opere lavorate, parte con gli scarpelli,
               parte segate, e parte con ruote e con smerigli consumate a poco a
               poco; come se ne vede in diversi luoghi diversamente più cose, cioè

               quadri, tondi, et altri pezzi spianati per far pavimenti, e così statue
               per gli edifici, et ancora grandissimo numero di colonne e picciole e
               grandi,  e  fontane  con  teste  di  varie  maschere  intagliate  con

               grandissima diligenza. Veggonsi ancora oggi sepolture con figure di
               basso e mezzo rilievo, condotte con gran fatica: come al tempio di
               Bacco  fuor  di  Roma,  a  S.  Agnesa,  la  sepoltura  che  e'  dicono  di  S.
               Gostanza  figliuola  di  Gostantino  imperadore,  dove  son  dentro  molti
               fanciulli con pampani et uve, che fanno fede della difficultà ch'ebbe

               chi la lavorò nella durezza di quella pietra. Il medesimo si vede in un
               pilo a S. Giovanni Laterano vicino alla Porta Santa ch'è storiato, et
               èvvi dentro gran numero di figure. Vedesi ancora sulla piazza della

               Ritonda una bellissima cassa fatta per sepoltura, la quale è lavorata
               con grande industria e fatica, et è per la sua forma di grandissima
               grazia  e  di  somma  bellezza,  e  molto  varia  dall'altre.  Et  in  casa  di
               Egidio  e  di  Fabio  Sasso  ne  soleva  essere  una  figura  a  sedere  di
               braccia tre e mezzo, condotta a' dì nostri con il resto de l'altre statue

               in casa Farnese. Nel cortile ancora di casa La Valle sopra una finestra
               una lupa molto eccellente, e nel lor giardino i due prigioni legati, del
               medesimo porfido, i quali son quattro braccia d'altezza l'uno, lavorati

               dagli  antichi  con  grandissimo  giudicio,  i  quali  sono  oggi  lodati
               straordinariamente  da  tutte  le  persone  eccellenti,  conoscendosi  la
               difficultà che hanno avuto a condurli per la durezza della pietra.

               A' dì nostri non s'è mai condotto pietre di questa sorte a perfezzione
               alcuna, per avere gli artefici nostri perduto il modo del temperare i
               ferri,  e  così  gli  altri  stormenti  da  condurle.  Vero  è  che  se  ne  va

               segando  con  lo  smeriglio  rocchi  di  colonne  e  molti  pezzi  per
               accomodarli in ispartimenti per piani, e così in altri varii ornamenti
               per fabriche, andandolo consumando a poco a poco con una sega di
               rame senza denti, tirata dalle braccia di due uomini; la quale con lo

               smeriglio ridotto in polvere e con l'acqua che continuamente la tenga
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