Page 22 - Il Perugino
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della sua attività.
                Alla prima fase vengono in genere datati i dipinti destinati alla

                faccia verso la navata, caratterizzati da un disegno molto sottile
                e preciso, fatto probabilmente con una punta d'argento, spesso

                visibile  solo  tramite  la  riflettografia  all'infrarosso;  il  colore  è
                corposo  e  spesso,  i  dettagli  rappresentati  nitidi  e  con
                meticolosità;  la  luce  proviene  per  tutte  le  tavole  da  una

                medesima  fonte,  collocata  a  sinistra,  che  determina
                l'inclinazione delle ombre.

                A questa fase stilistica appartengono la Pala Chigi (1506-1507),
                la Madonna di Nancy (1505), la Madonna di Loreto (1507).


                A  partire  dal  1513  venne  avviato  il  lato  posteriore,  rivolto  al
                coro  dei  frati,  composto  da  numerosi  scomparti  che  vennero

                consegnati a intervalli più o meno regolari fino alla morte.
                Le tavole di questa fase sono caratterizzate da un disegno steso

                col pennello e il colore, velato di trasparenze, anziché coprirlo
                lo lascia intravedere per determinare il contorno delle figure: la

                velocità della tecnica confermano la grande sicurezza e maestria
                raggiunte dall'artista ormai anziano.


                Gli sfondi paesistici sono estremamente semplificati, senza prati
                fioriti  in  primo  piano,  privilegiando  al  contempo  la  centralità

                delle figure, evitando qualsiasi distrazione.
                Esse  spiccano  quindi  solenni  e  monumentali,  con  un  gusto

                classicista  che  Perugino  sembra  aver  assimilato  da  Raffaello,
                già suo allievo.


                L'ultima produzione di Perugino è legata soprattutto ad affreschi
                devozionali in piccole cittadine dell'Umbria: la Pietà di Spello e

                l'Adorazione dei pastori a Trevi, la cui Madonna venne replicata
                anche nella Vergine in trono sempre a Spello e nella Madonna

                col Bambino nell'oratorio dell'Annunziata a Fontignano, presso
                Perugia, ultima sua opera.

                Perugino morì infatti di peste mentre vi stava lavorando e venne



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