Page 23 - Il Perugino
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sepolto in una piccola chiesa che si trova appena fuori dal paese.


                Perugino  fu  l'iniziatore  di  un  nuovo  modo  di  dipingere  che
                confluì  poi  nella  "maniera  moderna",  segnando  il  gusto  di

                un'intera epoca.
                Caratteristiche  principali  del  rinnovato  stile  sono  la  purezza
                formale, la serena misura delle ampie composizioni, il disegno

                ben definito ed elegante, il colore chiaro, ricco di luce e steso
                con raffinate modulazioni del chiaroscuro, i personaggi liberati

                dalle  caratteristiche  terrene  e  investiti  di  un'aria  "angelica  e
                molto dolce".


                La  sua  arte  è  fatta  di  armonie  e  silenzi,  di  colori  dolcemente
                sfumati, di prospettive attentamente studiate, di figure cariche di

                grazia delicata e dolce melanconia, di equilibrio ideale.


                Restò  però  ancorato  a  schemi  mentali  quattrocenteschi,  ad
                esempio,  con  la  composizione  delle  figure  in  maniera  spesso

                paratattica,  studiandole  separatamente  e  giustapponendovi
                elementi di repertorio, come gli onnipresenti angeli in volo.
                In  questo  fu  superato  da  Leonardo  che,  accendendo  una

                polemica con gli altri pittori fiorentini dell'epoca, raccomandò
                invece lo studio organico delle composizioni nel loro insieme,

                in modo da ottenere un'apparenza più naturale e credibile.
                Non  a  caso  fu  la  strada  che  scelse  il  suo  allievo  più  famoso,

                Raffaello.


                Nell'arco della sua vita Perugino fu un instancabile lavoratore e
                un  ottimo  organizzatore  di  bottega,  lasciando  numerosissime
                opere.

                Alcuni si spingono ad affermare come egli fu il primo artista-
                "imprenditore",  capace  di  gestire  contemporaneamente  due

                attivissime  botteghe:  una  a  Firenze,  aperta  fin  dai  primi  anni
                settanta del Quattrocento, dove si formarono Raffaello, Rocco

                Zoppo e il Bachiacca, e una a Perugia, aperta nel 1501, da cui



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