Page 18 - Il Perugino
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dove i concetti letterari, umanistici e classici sono trasposti in
                immagini  armoniche  e  pacate,  ritmicamente  alternate  in  un

                andamento che ricorda la composizione musicale.


                I colori sono brillanti ma sapientemente armonizzati.
                La tecnica mostra una pennellata che divide la luce in infiniti
                segmenti,  che  vibrano  scomponendosi  e  ricomponendosi

                nell'effetto finale unitario.
                L'illuminazione  teatrale  e  la  prospettiva  studiata  suscitarono

                intense emozioni tra i contemporanei.
                L'altissimo livello qualitativo della pittura ad affresco permette
                di rendere una miriade di dettagli di raffinatezza non minore a

                quelli ottenibili su tavola.
                La  decorazione  del  Collegio  del  Cambio  fu  sicuramente  un

                capolavoro,  dove  però  sono  evidenti  anche  il  limiti  della  sua
                arte:  la  reiterazione  di  schemi  compositivi  di  repertorio  e  la

                difficoltà a rappresentare scene narrative dinamiche.


                È  il  momento  in  cui  l'artista  viene  massimamente  apprezzato,
                influenzando con il suo linguaggio moltissimi artisti, anche già
                celebri, che tentano una conversione della loro arte in direzione

                classicista. Inoltre in questo periodo, quando l'artista era conteso
                da  principi,  regnanti  e  grandi  signori,  diventa  necessario  il

                ricorso  alla  bottega,  con  la  creazione  di  opere  autografe  solo
                moderatamente  e  in  occasioni  determinate,  come  era  consono

                alla  sua  personalità  di  imprenditore  di  se  stesso,  che  gestiva
                accortamente la propria immagine.


                Sono anche gli anni in cui si forma alla sua bottega il giovane
                Raffaello, i cui primi saggi sono forse visibili in alcune figure

                fortemente  plastiche  e  riccamente  colorite  degli  affreschi  del
                Collegio del Cambio.


                Anche  durante  i  lavori  agli  affreschi,  Perugino  continuò  a

                ricevere commissioni.



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