Page 17 - Il Perugino
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perché realizzata su commissione dai Decemviri di Perugia per
la cappella nel Palazzo dei Priori.
Nel 1496-1500 dipinse il Polittico di San Pietro, opera
smembrata nel 1591, in seguito alla distruzione della chiesa: al
centro era l'Ascensione con la Vergine, gli Apostoli e Angeli,
come cimasa Dio in gloria, nella predella le tavole con
l'Adorazione dei Magi, il Battesimo di Cristo, la Resurrezione e
due pannelli con i santi protettori di Perugia.
Infine, sulle basi delle colonne che fiancheggiavano
l'Ascensione erano collocati sei pannelli con santi benedettini
tra cui san Benedetto, santa Flavia e san Placido: queste ultime
tre tavolette conservate ai Musei Vaticani.
Del 1501-1504 è il celebre Sposalizio della Vergine, ripreso da
Raffaello.
Negli anni successivi approfondì questi aspetti della sua arte,
con una maggiore padronanza e con formule pienamente
"classiche" nella resa delle figure umane.
Nel 1496 lavorò alla decorazione della Sala dell'Udienza nel
Collegio del Cambio a Perugia, ciclo terminato nel 1500 con
l'intervento di aiuti.
Il tema del ciclo è la concordanza fra sapienza pagana e
sapienza cristiana, elaborato dall'umanista Francesco
Maturanzio.
Sulle pareti sono raffigurati la Trasfigurazione, la Natività,
l'Eterno tra angeli sopra un gruppo con profeti e sibille,
Prudenza e Giustizia sopra sei savi antichi e Fortezza e
Temperanza sopra sei eroi antichi; nella volta tra tondi dispone
allegorie dei pianeti tra decorazioni a grottesche.
In quest'opera, massimamente lodata dai contemporanei, il
pittore raggiunse il massimo delle sue possibilità espressive,
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