Page 80 - La passione di Artemisia
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lavoro lontano poteva essere una coincidenza, o un gesto gentile da parte

          sua per lasciarmi libera con lei. Non glielo chiesi. Lavoravo. Mio padre mi
          aveva insegnato che, più spoglio era lo sfondo, più precisa doveva essere la
          figura e dunque, con solo cielo e nuvole come sfondo, feci di Vanna il triplo

          degli studi che avevo eseguito per tutti gli altri miei dipinti.
              «Troppa  scelta»,  disse  Buonarroti  ridendo.  «Fate  girare  la  testa  a  un
          vecchio». Aveva sparso tutti i disegni sul pavimento della grande stanza col
          soffitto a cassettoni e poi si era messo a camminare avanti e indietro per
          studiarli.  Ero  in  attesa  e  sentivo  lo  scricchiolio  del  pavimento.  Alla  fine

          scelse un nudo che si sporgeva in avanti, seduto su una nuvola grigia, con
          le gambe allungate verso il basso e poggiate su un'onda bianca. Il piede era
          a scorcio. Mi sentii colmare all'improvviso da una calda felicità.

              «Andrà messo proprio lì». Indicò un cassettone d'angolo, direttamente
          sopra l'ingresso. Ne scrisse le misure e mi consegnò il foglio.
              «Ora,  venite  con  me.  Ho  qualcosa  da  mostrarvi».  Sorrise  come
          pregustando chissà quale piacere e lo seguii giù per le anguste scale, fino a
          un cortiletto chiuso e senza piante, ma con un pozzo al centro. Si diresse

          verso  una  cassa  di  legno  poggiata  per  terra.  «E'  arrivata  appena  ieri».
          Sollevò  il  coperchio  e  scostò  la  paglia.  Posato  tra  la  paglia  c'era  un
          bassorilievo della Madonna col Bambino accanto a una scalinata.

              «La sua prima opera, fatta quando aveva solo sedici anni».
              «Di Michelangelo?» Trattenni il respiro. Faticavo a crederlo.
               La placca di marmo se ne stava lì in una cassa, senza tante cerimonie.
          Mi  piegai  su  di  essa,  osando  a  malapena  toccare  la  cassa,  come  se  fosse
          sacra quanto il suo contenuto.

               La Madonna possedeva una grazia piena di modestia, mentre allattava il
          figlio.  Il  bambino  aveva  la  testa  avvolta  nel  mantello  della  madre  e  le
          manine e le braccia abbandonate, con le piccole dita piegate, come quelle di

          Palmira.
              «Quanta espressività in un bassorilievo così piccolo». Mi si annebbiò la
          vista. «La sensazione che mi comunica è la sacralità della maternità».
              Notai il piede della Vergine e vidi che la gamba, nell'innesto alla caviglia,
          era  troppo  grossa  per  un  piedino  così  piccolo.  Dunque  anche  lui  aveva

          avuto problemi con i piedi quand'era giovane.
              «Era di proprietà dei Medici, ma Cosimo ne ha fatto dono alla galleria,
          così è tornata a casa», disse piano.

               Alzai  lo  sguardo  verso  Michelangelo  il  Giovane  e  gli  lessi  di  nuovo  in
          volto  quella  tenerezza  che  mi  ricordò  l'affresco  nella  chiesa  della  Trinità,
          con il ritratto di Michelangelo.
              «Vi somigliava?» gli domandai.
              «Potete vederlo da voi».



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